Il Sacro Cuore sotto l’originario nome di Gwynwood, a Blacktoft (Coll. Charlie Hill, via www.tynebuiltships.co.uk) |
Varato come Gwynwood nei cantieri di Walker della William Dobson & Co. di Newcastle-upon-Tyne (numero di cantiere 102).
Marzo 1899
Completato come Gwynwood per la Steam Colliers Ltd. (in gestione a Herbert Cecil Pelly & Co.; altra fonte parla della East London Steamship Company) di Londra. Stazza lorda 1084 tsl, netta 674 tsn, portata lorda 1600 tpl. Noleggiato alla William Cory & Son Ltd.
31 luglio 1901
Trasferito alla neonata William France, Fenwick & Co Ltd. di Londra in seguito alla fusione della H. C. Pelly & Co. con quelle di altre due società (Fenwick, Stobart & Co e William France & Co). Nominativo di chiamata RGBD.
1914-1918
Armato durante la prima guerra mondiale.
10 dicembre 1917
Il Gwynwood, in navigazione nel Mare del Nord, viene infruttuosamente attaccato da un U-Boot tedesco, il cui siluro manca il bersaglio.
Il Gwynwood in arrivo a Rotterdam, in una foto datata 11 marzo 1921 (da www.shipsnostalgia.com) |
Acquistato dalla Società Napoletana Anonima Imprese Marittime (altra fonte parla della Compagnia Napoletana di Navigazione), con sede a Napoli, e ribattezzato Fucsia. Stazza lorda 1084 tsl, netta 674 tsn; porto di registrazione Napoli (o Torre del Greco).
13 aprile 1934
Coinvolto in un sinistro al largo di Gallipoli, durante un viaggio da Porto Corsini a Gallipoli, via Ancona.
26 maggio 1934
Altro sinistro nelle acque di Gallipoli, durante un viaggio da Porto Marghera a Gallipoli al comando del capitano Aniello Lauro.
6 agosto 1934
Nuovo incidente al largo di Gallipoli, durante un viaggio da Venezia a Gallipoli.
11 settembre 1934
Ulteriore incidente al largo di Gallipoli, di nuovo durante un viaggio da Venezia a Gallipoli.
1934
Acquistato dall’armatore Gennaro Montella fu Onofrio, di Torre del Greco, e ribattezzato Sacro Cuore.
Il Gwynwood ormeggiato a Dunkerque insieme ad altre navi (Coll. David Asprey, via www.tynebuilstships.co.uk) |
In gestione a Lauro & Montella di Napoli.
5 giugno 1942
Il Sacro Cuore compie un viaggio da Durazzo a Bari, da solo e senza scorta.
8 agosto 1942
Altro viaggio da Durazzo a Bari, di nuovo in navigazione isolata.
23 settembre 1942
Requisito a Durazzo dalla Regia Marina, senza essere iscritto nel ruolo del naviglio ausiliario dello Stato.
20 novembre 1942
Il Sacro Cuore lascia Palermo per Tripoli alle 13.20, navigando da solo e senza scorta.
23 novembre 1942
Viene raggiunto dalla moderna torpediniera Animoso, appositamente uscita da Tripoli all’1.50, che ne assume la scorta; le due navi entrano in collisione, ma solo l’Animoso subisce danni, lievi, all’opera morta.
24 novembre 1942
Sacro Cuore ed Animoso raggiungono Tripoli alle 7.45.
(Coll. Charlie Hill, via www.tynebuiltships.co.uk) |
Lo stesso giorno della partenza da Tripoli del Sacro Cuore, i decrittatori britannici dell’organizzazione “ULTRA” furono in grado di fornire ai loro superiori, sulla base dei messaggi intercettati, tutti i particolari del suo viaggio: «Il Sacro Cuore (1097 tsl) dovrà partire da Tripoli alle 00.01 del 1° [dicembre] ed arriverà a Pantelleria alle 10.45 del 3. Salperà nuovamente alle 18.00 del 3. Previsto arrivo a Trapani alle 10.00 del 4. Velocità 6 nodi».
La navigazione procedette molto a rilento, ed il Sacro Cuore era ancora in vista della costa tunisina quando nel tardo pomeriggio del 2 dicembre venne avvistato dal sommergibile britannico P 35 (tenente di vascello Stepen Lynch Conway Maydon), che doveva in seguito assumere il nome di Umbra. Questa unità aveva già al suo attivo l’affondamento di diverse navi italiane, mercantili e militari, tra cui l’incrociatore pesante Trento, silurato sei mesi prima durante la battaglia di Mezzo Giugno.
Recuperati i naufraghi “di interesse militare”, alle 19.19 il sommergibile tornò a dedicare le sue attenzioni all’ormai deserto piroscafo, cui diede il colpo di grazia con altri dieci colpi di cannone sparati all’altezza della linea di galleggiamento. Quattro minuti più tardi, alle 19.23, il P 35 lasciò il Sacro Cuore, in fiamme ed in lento affondamento, facendo rotta verso Malta per sbarcarvi i prigionieri.
Il Sacro Cuore affondò poco più tardi nel punto 35°22’ N e 09°45’ E (secondo le fonti italiane; al largo di Susa) o 35°27’ N e 11°22’ E (secondo il giornale di bordo dell’Umbra; una quindicina di miglia ad est di Mahdia, nel Golfo di Hammamet), a tre miglia dalla costa (altra fonte fornisce una posizione ancora diversa, 35°28’ N e 11°20’ E).
Risultò superflua l’uscita da Trapani della nave soccorso Meta.
Esiste una discrepanza rispetto al numero di uomini recuperati (e catturati) dal P 35: secondo i già citati libri dell’USMM e di Derek Walters, furono 25, cinque italiani venti tedeschi; secondo il diario di guerra del comando britannico del Mediterraneo ed il giornale di bordo del P 35, tuttavia, furono dieci, tutti tedeschi, uno dell’Esercito e nove della Luftwaffe. In tal caso gli uomini imbarcati sul Sacro Cuore nel suo ultimo viaggio sarebbero stati in tutto 34, anziché 49.
Il 7 dicembre “ULTRA” fu in grado di comunicare ai comandi britannici persino il dettaglio dell’arrivo a Susa dei naufraghi del Sacro Cuore: «Il Sacro Cuore (1097 tsl) è stato affondato a cannonate da un sommergibile. 21 superstiti sbarcati a Susa alle cinque del pomeriggio. In navigazione da Tripoli a Trapani. Nota: data dell’affondamento non indicata, ma probabilmente il 2 dicembre da parte del P 35».
1727 hours - Surfaced in position 35°23'N, 11°32'E to close the small merchant vessel. Enemy course was estimated as 330°, speed 7 knots.
1826 hours - Closed the enemy's starboard quarter and turned to a parallel course while overtaking. Position was now 35°27'N, 11°22'E.
1830 hours - Opened fire from 300 yards with the 12 pdr. gun. The target was soon stopped and on fire aft. When a boat was seen abandoning ship fire was checked. 11 Rounds had now been fired.
1838 hours - Started picking up survivors. They turned out to be Italians and German Luftwaffe men. The Luftwaffe men were retained on board as well as one other German. 10 Germans in all were taken prisoner.
1919 hours - Fired 10 rounds into the waterline of the ship to finish her off. She was left on fire and settling in the water.
1923 hours - Proceeded to get clear of the area. Set course to Malta to land the German survivors shortly afterwards".
L’affondamento del Sacro Cuore nel libro “The History of the British U-Class Submarine”
Il Gwynwood su Tyne Built Ships
Il Gwynwood su Shipsnostalgia
La flotta della William France, Fenwick & Co. Ltd.
Filmato del relitto del Sacro Cuore
Les épaves des cotes tunisiennes
L’HMS Umbra su Uboat.net
Admiralty War Diaries of World War 2 – Mediterranean Fleet – October to December 1942