sabato 3 maggio 2014

V 190 Frieda

Il Frieda (foto tratta dal libro “La flotta scomparsa. Storia degli armamenti velici viareggini. I basimenti” di Flavio Serafini, Edizioni Gribaudo, 2010, via Mauro Millefiorini)
 
Il Frieda era un motoveliero da carico, una goletta da 245,96 tsl e 185 tsn, appartenente alla Società Anonima Lucchese Olii e Vini (SALOV) di Lucca (oppure alla Società Anonima Toscana Raffinerie Olii, sempre di Lucca) ed iscritto al Compartimento Marittimo di Viareggio con matricola 568. Costruito nel 1918 nei cantieri olandesi Gebr. Fikkers di Martenshoek/Muntendam (Groningue), era lungo 39,14 metri e largo 7,44, con un pescaggio di 3,14 metri.

Alle 12 del 28 dicembre 1940 il Frieda venne requisito a Genova dalla Regia Marina ed iscritto nel ruolo del naviglio ausiliario dello Stato (nella categoria del «naviglio da crociera», cioè per vigilanza) come vedetta foranea V 190, venendo quindi impiegato nella vigilanza foranea.

L'affondamento

Alle 14.30 del 2 giugno 1941 il Frieda lasciò Bengasi diretto a Tripoli in convoglio con i motovelieri Trio Frassinetti e Giorgio, scortati dalla cannoniera Valoroso.
Alle 13.13 del 5 giugno, nel punto 31°39’ N e 15°39’ E (a nordovest di Buerat, nel golfo della Sirte), il convoglio venne avvistato dal sommergibile britannico Triumph, al comando del capitano di corvetta Wilfrid John Wentworth Woods. Alle 14.40 (13.30 secondo l’orario italiano) il battello emerse ed attaccò la Valoroso con il cannone, da una distanza di 550 metri: dopo aver ridotto la cannoniera ad un relitto in fiamme, il Triumph spostò il tiro su Frieda e Trio Frassinetti, affondandoli con 9 e 7 colpi di cannone (il primo con 9 colpi ed il secondo con 7, ma non è chiaro a quale tra Frieda e Trio Frassinetti fosse il primo e quale il secondo), mentre il Giorgio, che era circa un miglio a poppavia degli altri due motovelieri, riuscì a rifugiarsi in acque troppo basse perché il sommergibile potesse avventurarvisi. Dopo aver dato il colpo di grazia alla Valoroso che ancora galleggiava, il Triumph si allontanò verso il mare aperto.
I naufraghi delle tre piccole navi, 58 in tutto, vennero recuperati dalla cannoniera Scilla e da un idrovolante. 
Degli otto uomini che componevano l’equipaggio del Frieda, uno era rimasto ucciso nello scontro (quasi certamente si trattava del marinaio viareggino Fabio Bandoni, di 42 anni, unico militare della Regia Marina deceduto in questa data su un mercantile requisito non identificato), mentre gli altri sette furono tratti in salvo.

L'attacco al convoglio nel giornale di bordo del Triumph (da Uboat.net):

"1313 hours - Spotted three schooners (estimated at 300 tons each) escorted by an A/S trawler coming up astern.
1440 hours - Surfaced and engaged the A/S trawler [il Valoroso] with gunfire from 600 yards. The trawler was on fire after 24 rounds. Two of the schooners [Frieda e Trio Frassinetti] were sunk with 9 and 7 rounds respectively.
The third schooner [il Giorgio], which was about a mile astern of the other two managed to escape to shallow water.
Lt.Cdr. Woods then returned to the trawler that was showing no signs of sinking, therefore another round was fired that holed the ship on the waterline. Triumph now retreated seawards. The trawler was seen to sink an hour later."

La nave all’ormeggio (g.c. Mauro Millefiorini)

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