Il Frieda (foto tratta dal libro “La flotta scomparsa. Storia degli
armamenti velici viareggini. I basimenti” di Flavio Serafini, Edizioni
Gribaudo, 2010, via Mauro Millefiorini)
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Il Frieda era un motoveliero da carico, una
goletta da 245,96 tsl e 185 tsn, appartenente alla Società Anonima Lucchese
Olii e Vini (SALOV) di Lucca (oppure alla Società Anonima Toscana Raffinerie
Olii, sempre di Lucca) ed iscritto al Compartimento Marittimo di Viareggio con
matricola 568. Costruito nel 1918 nei cantieri olandesi Gebr. Fikkers di Martenshoek/Muntendam
(Groningue), era lungo 39,14 metri e largo 7,44, con un pescaggio di 3,14
metri.
Alle 12 del 28
dicembre 1940 il Frieda venne requisito
a Genova dalla Regia Marina ed iscritto nel ruolo del naviglio ausiliario dello
Stato (nella categoria del «naviglio da crociera», cioè per vigilanza) come
vedetta foranea V 190, venendo quindi
impiegato nella vigilanza foranea.
L'affondamento
Alle 14.30 del 2
giugno 1941 il Frieda lasciò Bengasi
diretto a Tripoli in convoglio con i motovelieri Trio Frassinetti e Giorgio,
scortati dalla cannoniera Valoroso.
Alle 13.13 del 5
giugno, nel punto 31°39’ N e 15°39’ E (a nordovest di Buerat, nel golfo della
Sirte), il convoglio venne avvistato dal sommergibile britannico Triumph, al comando del capitano di
corvetta Wilfrid John Wentworth Woods. Alle 14.40 (13.30 secondo l’orario
italiano) il battello emerse ed attaccò la Valoroso
con il cannone, da una distanza di 550 metri: dopo aver ridotto la cannoniera
ad un relitto in fiamme, il Triumph
spostò il tiro su Frieda e Trio Frassinetti, affondandoli con 9 e 7
colpi di cannone (il primo con 9 colpi ed il secondo con 7, ma non è chiaro a
quale tra Frieda e Trio Frassinetti fosse il primo e quale
il secondo), mentre il Giorgio, che
era circa un miglio a poppavia degli altri due motovelieri, riuscì a rifugiarsi
in acque troppo basse perché il sommergibile potesse avventurarvisi. Dopo aver
dato il colpo di grazia alla Valoroso
che ancora galleggiava, il Triumph si
allontanò verso il mare aperto.
I naufraghi delle tre
piccole navi, 58 in tutto, vennero recuperati dalla cannoniera Scilla e da un idrovolante.
Degli otto
uomini che componevano l’equipaggio del Frieda,
uno era rimasto ucciso nello scontro (quasi certamente si trattava del marinaio viareggino Fabio Bandoni, di 42 anni, unico militare della Regia Marina deceduto in questa data su un mercantile requisito non identificato), mentre gli altri sette furono tratti in
salvo.
L'attacco al
convoglio nel giornale di bordo del Triumph
(da Uboat.net):
"1313 hours - Spotted
three schooners (estimated at 300 tons each) escorted by an A/S trawler coming
up astern.
1440 hours - Surfaced
and engaged the A/S trawler [il Valoroso]
with gunfire from 600 yards. The trawler was on fire after 24 rounds. Two of
the schooners [Frieda e Trio Frassinetti] were sunk with 9 and 7
rounds respectively.
The third schooner
[il Giorgio], which was about a mile
astern of the other two managed to escape to shallow water.
Lt.Cdr. Woods then
returned to the trawler that was showing no signs of sinking, therefore another
round was fired that holed the ship on the waterline. Triumph now retreated seawards. The trawler was seen to sink an
hour later."
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