giovedì 6 marzo 2014

V 72 Fratelli Garrè

Il Fratelli Garrè quando portava il nome di Annen (g.c. Mauro Millefiorini, dal Museo Navale di Copenhagen)
 
Motoveliero da carico (nave goletta) da 413 tsl e 299 tsn, costruito nel 1920 nei cantieri Friedrich Krupp Germania Werft AG di Kiel (originariamente come Annen), di proprietà dell’armatore viareggino Riccardo Garrè & C. Scafo in ferro, lungo 47,5 metri e largo 9, pescaggio 3,81 metri, matricola 461 al Compartimento marittimo di Viareggio.
Il 16 giugno 1940, solo sei giorni dopo l’entrata in guerra dell’Italia, il Fratelli Garrè venne requisito ad Anzio dalla Regia Marina ed iscritto nel ruolo del naviglio ausiliario dello Stato, come vedetta foranea V 72.
 
Alle 23.00 del 20 agosto 1941 il Fratelli Garrè lasciò Tripoli alla volta di Bengasi, per un viaggio di trasferimento, in convoglio con altri quattro grossi motovelieri ed un mercantile. Alle 13.15 del 22 agosto il convoglio di cui il motoveliero faceva parte, scortato da un cacciatorpediniere e dalla cannoniera Alula, venne avvistato dal sommergibile britannico Tetrarch, al comando del capitano di corvetta G. H. Greenway. Le navi italiane procedevano molto vicine alla costa, tanto che il Tetrarch non poté tentare un attacco, a causa dei bassi fondali, ma il battello britannico seguì il convoglio, che superò alle 23.12, confidando che l’indomani all’alba vi sarebbero potute essere condizioni più favorevoli per attaccare. 
 
Durante la notte, il convoglio si divise, ed il Fratelli Garrè proseguì insieme a due degli altri motovelieri, il Francesco Garrè – appartenente allo stesso armatore ed anch’esso impiegato come vedetta foranea – ed il Proteo (impiegato come posamine ausiliario), scortati dall’Alula.
Alle 6.15 del 23 agosto il Tetrarch avvistò nuovamente il convoglio, ma Greenway dovette notare, non senza una certa delusione, che le navi più grosse erano sparite, lasciando solo tre motovelieri e la cannoniera. Come spesso accadeva in simili casi, il Tetrarch si avvicinò per attaccare l’Alula con il cannone, senza sprecare siluri per bersagli così piccoli (e che avrebbe potuto facilmente sopraffare in un duello d’artiglieria, stante il loro modesto armamento), ma l’arrivo di alcuni aerei di pattuglia lo costrinse a desistere. 
 
A questo punto, Greenway decise di attaccare con il siluro: alle 7.30 lanciò quindi due siluri da una distanza di 460 metri, il primo contro il Fratelli Garrè, che procedeva in testa al piccolo convoglio, ed il secondo contro il secondo motoveliero della fila. Dopo aver lanciato, il Tetrarch s’immerse a maggiore profondità.
Dopo una breve corsa, la prima delle armi andò a segno: colpito in pieno, il Fratelli Garrè affondò in appena tre minuti nel punto 31°24' N e 16°33' E (a dodici miglia per 350°, ossia a nord-nord-ovest, dal faro di Sirte), portando con sé 9 dei 15 uomini del suo equipaggio. Tre corpi furono recuperati, altri sei uomini risultarono dispersi; soltanto sei sopravvissuti, quattro dei quali gravemente feriti, vennero tratti in salvo dal Proteo.
 
Le vittime (risulta mancante un nome):
 
Carlo Bianchi, marinaio nocchiere, da Viareggio
Mario Freda, marinaio fuochista, da Napoli
Giovanni Gambardella, marinaio, da Napoli
Bruno Luporini, sottocapo nocchiere, da Viareggio
Martino Maggiolo, marinaio fuochista, da Pieve Ligure
Sergio Napolitano, marinaio nocchiere, da Udine
Amerigo Tomei, marinaio nocchiere, da Viareggio
Nicola Zanghi, marinaio cannoniere, da Messina
 
(N.B. Negli elenchi dei caduti e dispersi della Marina Militare, la nave di appartenenza di questi otto caduti non è identificata per nome. Tuttavia, trattandosi degli unici militari della Regia Marina dispersi su una nave mercantile requisita in data 23 agosto 1941, ed essendo il Fratelli Garrè l'unica nave mercantile requisita perduta in tale data, appare pressoché certo che essi morirono sul Fratelli Garrè).

L'affondamento del Fratelli Garrè nel giornale di bordo del Tetrarch (da Uboat.net):
 
"22 August 1941
1315 hours - Sighted a convoy made up of a 1500 tons merchant vessel, 5 large schooners. They were escorted by one destroyer (or torpedo boat) and one large trawler [l’Alula]. The convoy was close inshore, too close to attack in that shallow water. Followed the convoy to attack it the next day if the opportunity would arise.
2312 hours - Overtook the convoy. Decided to attack it at dawn if possible.
23 August 1941
0615 hours - Sighted the convoy again but i now only consisted of three of the schooners [Fratelli Garrè, Francesco Garrè e Proteo] and the trawler [l’Alula], there was no sign of the rest. Closed with the intention of attacking the trawler with gunfire from submerged. This was frustrated by the arrival of an air patrol.
0730 hours - Fired one torpedo at the leading schooner [il Fratelli Garrè] and one at the second schooner. Range was 500 yards. Obtained a hit on the leading schooner [il Fratelli Garrè]. Went deep upon firing but no counter attack followed.
0750 hours - One of the schooners had sunk [il Fratelli Garrè], the other two and the trawler were steaming towards Sirte. Decided to proceed towards Benghasi as the convoy would now proceed close inshore in shallow water."
 
 

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