martedì 25 marzo 2014

Spina Secondo

Lo Spina Secondo sotto il tiro del Parthian (g.c. Byron Tesapsides).
 
 
Lo Spina Secondo (talvolta riportato anche come Spina Secondo D. o Despina II; per una fonte la nave aveva mutato il nome di Spina Secondo in Despina II) era un minuscolo motoveliero misto, una bilancella di appena tredici tonnellate di stazza lorda di proprietà di Aleanzo Secrofilata, di Calino, ed iscritta con matricola 1606 al Compartimento Marittimo di Rodi.
Alle 9.35 del 4 maggio 1943 lo Spina Secondo, in navigazione da Creta a Rodi con un carico di pietre, 18 tonnellate di olio per sapone in fusti e tre pecore vive, venne attaccato dal sommergibile britannico Parthian (al comando del tenente di vascello Michael Beauchamp St. John) una decina di miglia per 270° (ad ovest) dalla stazione di vedetta di Timiano, sull’isola di Coo. Dopo aver sparato tre colpi con il cannone, il battello britannico chiese se ai marinai se fossero greci od italiani e diede ai quattro uomini dell’equipaggio, tutti italiani, il tempo per abbandonare la nave, poi aprì nuovamente il fuoco, affondando lo Spina Secondo con otto salve. Non vi furono vittime.
Commentava su questo genere di attacchi, piuttosto frequenti nelle acque dell’Egeo, l’allora capitano di vascello Aldo Cocchia, comandante dell’isola di Lero: “Perché un sommergibile sia indotto a svelare la sua presenza unicamente per finire un piccolo motopeschereccio di poche tonnellate, bisogna che sia proprio alla disperazione [per mancanza di naviglio di maggior tonnellaggio da attaccare, nda]”. Oppure, che sia certo dell’impunità, stanti i men che modesti mezzi antisommergibile a disposizione nel Dodecaneso.
 
 

Gli ultimi istanti dello Spina Secondo (g.c. Byron Tesapsides).

 
L’affondamento dello Spina Secondo nel giornale di bordo del Parthian (si ringrazia Byron Tesapsides, autore del libro “Allied submarine operations in Greece during World War Two, 1941-1944”):
 
“08.00 Off Cape Daphni (Kos) a caique of about 50 tons was engaged with the gun and sunk after 8 rounds; laden with fuel oil and flying the Italian flag; 3 survivors. Her name was Rodine or possibly “Rodi IV” [era in realtà lo Spina Secondo; è possibile che l’identificazione da parte del Parthian come “Rodine” o “Rodi IV” si sia originata dall’erronea lettura del porto e numero di immatricolazione, Rodi n. 1606, sullo scafo della nave. In effetti, un’annotazione su una delle foto scattate dal Parthian riferisce che la nave era “marked Rod. IV”].
PARTHIAN immediately moved to a new area.”



Il rapporto del Parthian sul pattugliamento in Egeo del maggio 1943 (g.c. Byron Tesapsides).



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