Il Tagliamento in partenza da Iraklion (Creta) nel giugno 1941, con a sinistra il cacciatorpediniere Francesco Crispi (g.c. Giorgio Parodi via www.naviearmatori.net) |
Piroscafo da
carico da 5448 tsl e 3590 tsn, lungo 123,2 metri e largo 16,5, pescaggio
7,7-8,8 m, velocità 10 nodi. Appartenente alla Società Anonima di Navigazione
Lloyd Triestino (con sede a Trieste), nominativo di chiamata internazionale
ICJA, matricola 118 al Compartimento Marittimo di Trieste.
Sentenza
del tribunale di Trieste relativa alla scomparsa in mare dei marittimi dell’equipaggio
del Tagliamento residenti nel
capoluogo giuliano (g.c. Michele Strazzeri)
Il Tagliamento su Wrecksite
The Singapore Free Press and Mercantile Advertiser (1884-1942), 10 September 1934, Page 12
Breve e parziale
cronologia.
Novembre
1922
Completato
dallo Stabilimento Tecnico Triestino (cantiere San Rocco di Trieste, numero di
cantiere 39) per la Navigazione Libera Triestina S.A. Stazza lorda originaria
5794 tsl, poi ridotte a 5448 tsl nel 1932-1933.
1934
Viene
noleggiato da varie aziende sudafricane che lo impiegano come fiera/esposizione
galleggiante di campioni dei loro prodotti.
1937
Trasferito al
Lloyd Triestino a seguito dell’assorbimento della NLT da parte di quest’ultimo.
10 giugno
1940
Al momento
dell'entrata dell’Italia nella seconda guerra mondiale, il Tagliamento
si trova a Port-de-Bouc, vicino a Marsiglia, porto francese e dunque nemico:
viene così catturato dalle forze francesi, e l'equipaggio imprigionato. Subiscono
analoga sorte, tra Marsiglia e Port-de-Bouc, i piroscafi Rosandra, Nicolò
Odero, Dandolo e Capo Olmo.
20 giugno
1940
Dato in
gestione dal governo francese alle Messageries Maritimes.
16 luglio
1940
In seguito alla
resa della Francia alle forze dell'Asse, l'equipaggio viene rilasciato e la
nave restituita alle autorità italiane a Marsiglia. (I famigliari di Francesco
Staropoli, fuochista del Tagliamento in questo periodo, avrebbero in
seguito ricordato che dopo la pur breve prigionia in Francia rientrò in Italia
molto deperito).
18 ottobre
1940
Requisito a
Genova dalla Regia Marina, senza essere iscritto nel ruolo del naviglio
ausiliario dello Stato.
28 ottobre
1940
Salpa da
Brindisi alle 6.35 insieme al piroscafo Argentina ed alla motonave Città
di Trapani, diretti a Valona scortati dall’anziana torpediniera Giacomo
Medici e dal piccolo incrociatore ausiliario Lago Tana. Il convoglio
arriva a Valona alle 15 dello stesso 28 ottobre, dopo aver evitato, al largo di
Brindisi, un possibile attacco (non accertato) da parte del sommergibile greco Papanikolis.
5 novembre 1940
Il Tagliamento parte scarico da Valona alle
23, in convoglio con il piroscafo Caterina,
la nave cisterna Nautilus e la
motonave Città di Bastia,
scortate dalla torpediniera Monzambano e
dal posamine Azio.
6 novembre 1940
Il convoglio
arriva a Brindisi alle 14.45.
10 novembre
1940
Il Tagliamento
parte da Bari alle quattro del mattino diretto a Brindisi, in convoglio con
i piroscafi Sardegna e Titania e la scorta dell’incrociatore
ausiliario Egeo e della torpediniera Solferino. Il convoglio
giunge a Brindisi tre ore più tardi.
11 novembre
1940
Alle 7.15 Tagliamento
e Titania lasciano Brindisi per Valona con la scorta della torpediniera Curtatone
e del piccolo incrociatore ausiliario Lago Zuai; contemporaneamente partono
alla volta di Valona anche il Sardegna e la motonave Città di Savona,
che però formano un convoglio distinto, con altra scorta. In tutto i quattro
mercantili trasportano 1178 militari, 1145 quadrupedi, 6 automezzi e 229
tonnellate di materiali vari.
Il convoglio
giunge a Valona alle 16.15.
17 novembre
1940
Lascia Valona
alle sette insieme alla motonave Maria ed al trasporto truppe Sardegna
(tutti scarichi), scortati dalle torpediniere Giacomo Medici e Curtatone.
Il convoglio giunge a Bari alle 18.30.
19 novembre
1940
Il Tagliamento
ed il piroscafo Titania, aventi a bordo in tutto 421 soldati, 1116
quadrupedi e 40 tonnellate di materiali vari, salpano da Brindisi alle 5.40 per
Durazzo, dove giungono alle 16, scortati dalla torpediniera Generale
Marcello Prestinari.
23 novembre 1940
Lascia scarico
Durazzo alle 4.30 insieme al Titania
ed al piroscafo Oreste, diretto a
Brindisi, dove giunge alle 16.45 con la scorta della Prestinari.
28 novembre
1940
Salpa da
Brindisi alle 6.35, trasportando a Valona, insieme al piroscafo Argentina
ed alla motonave Città di Trapani, 1809 militari, 7 automezzi, 488
quadrupedi e 592 tonnellate di materiali. I tre mercantili, scortati dalla
torpediniera Giacomo Medici e dal piccolo incrociatore ausiliario Lago
Tana, arrivano a Valona alle 15.
1° dicembre
1940
Alle 10.30 parte
da Valona scarico insieme alla motonave Città di Trapani, per tornare –
scortati dalla torpediniera Angelo Bassini – a Brindisi, dove il
convoglio arriva alle 19.10.
20 dicembre 1940
Tagliamento, Titania ed i piroscafi
Polcevera e Silvano partono da Brindisi alle otto, scortati dalla
torpediniera Curtatone.
Il convoglio,
che trasporta complessivamente 364 uomini, tre veicoli, 1685 quadrupedi e 2507 tonnellate
di munizioni, foraggio, materiale per la Regia Aeronautica ed altri
rifornimenti, arriva a Valona alle 16.
27 dicembre
1940
Tagliamento, Silvano e Titania lasciano
scarichi Valona alle 11.30 con la scorta della torpediniera Andromeda, raggiungendo
Brindisi alle 23.
28 gennaio
1941
Parte da Bari
alle 19 in convoglio con i piroscafi Vesta e Mameli e con la
motonave Narenta: in totale le navi del convoglio trasportano munizioni
(sul Vesta), 998 quadrupedi, 3963 tonnellate di provviste e 286 di altri
materiali. Il convoglio, scortato dalla torpediniera Castelfidardo,
raggiunge Durazzo alle 8 del 29.
3 febbraio
1941
Parte da Bari
alle 20 insieme al piroscafo Hermada, con la scorta della torpediniera Calatafimi.
I due mercantili, che trasportano in tutto 68 uomini, 512 quadrupedi, 5,7
tonnellate di munizioni e 34,5 tonnellate di altri rifornimenti, arrivano a
Durazzo a mezzogiorno del 4.
9 gennaio 1941
Il Tagliamento, il piroscafo Monstella e l’incrociatore ausiliario Città di Palermo (impiegato come
trasporto) salpano da Bari alle 00.30, scortati dalla torpediniera Andromeda e dall’incrociatore ausiliario
Brindisi, per trasportare in Albania
1044 militari, 1216 quadrupedi e 112 tonnellate di materiali. Il convoglio
giunge a Valona alle 13.
14 gennaio
1941
Il Tagliamento
ed i trasporti truppe Piemonte e Galilea lasciano scarichi
Valona alle 13, scortati dall’Aretusa, e giungono a Brindisi alle 22.
20 gennaio 1941
Il Tagliamento
parte da Brindisi alle 6.10 in convoglio con i piroscafi Silvano, Merano e Campidoglio e la motonave Narenta (quest’ultima adibita a traffico
civile); in tutto le cinque navi trasportano 856 militari, 1105 quadrupedi e
350 tonnellate di materiali. Scortato dal cacciatorpediniere Carlo Mirabello e dalla torpediniera Nicola
Fabrizi, il convoglio giunge a Durazzo
dopo dieci ore di navigazione.
25 gennaio
1941
Lascia scarico
Durazzo a mezzogiorno, diretto a Bari con la scorta dell’incrociatore
ausiliario Città di Genova.
26 gennaio
1941
Tagliamento e Città di Genova arrivano a
Bari all’1.30.
28 gennaio
1941
Il Tagliamento
salpa da Bari alle 19 formando un convoglio con i piroscafi Mameli e Vesta
(carico di munizioni) e la motonave Narenta; in tutto le navi
trasportano 998 quadrupedi, 3963 tonnellate di viveri e 286 tonnellate di
materiali vari. Le scorta la torpediniera Castelfidardo.
29 gennaio
1941
Il convoglio
arriva a Durazzo alle otto.
30 gennaio 1941
Lascia scarico
Durazzo alle 21.30 insieme al piroscafo Sagitta
ed alla motonave Narenta, con la
scorta della torpediniera Partenope.
31 gennaio 1941
Il convoglio
raggiunge Bari alle 11.30.
3 febbraio 1941
Il Tagliamento
ed il piroscafo Hermada, aventi a bordo in tutto 68 militari, 512
quadrupedi, 5,7 tonnellate di munizioni e 34,5 tonnellate di materiali vari,
salpano da Bari alle 20 diretti a Durazzo, con la scorta della torpediniera Calatafimi.
4 febbraio
1941
Il convoglio
arriva a Durazzo a mezzogiorno.
6 febbraio
1941
Il Tagliamento
e le motonavi Caldea e Birmania salpano da Durazzo alle 13.30
dirette a Bari, scariche, con la scorta dell’incrociatore ausiliario Barletta.
7 febbraio
1941
Il convoglio
raggiunge Bari alle otto.
11 febbraio
1941
Lascia Bari
alle due di notte insieme ai piroscafi Sant’Agata e Laura C. ed
alla motonave Barbarigo (il carico complessivo dei quattro trasporti
ascende a 526 quadrupedi, 242 veicoli e 73 tonnellate di materiali, oltre a 139
uomini), con la scorta della torpediniera Giacomo Medici. Il convoglio
raggiunge Durazzo alle 15.45.
15 febbraio 1941
Lascia Durazzo
alle 00.30, insieme ai piroscafi Contarini e Laura C. e con la scorta della
torpediniera Solferino, arrivando a Bari alle 23.15.
26 febbraio
1941
Parte da Bari
alle 18 insieme ai piroscafi Caterina, Sant’Agata e Contarini,
diretti a Durazzo con a bordo in tutto 145 militari, 1131 quadrupedi, 6,5
tonnellate di foraggio e 1907 tonnellate di altri rifornimenti.
27 febbraio
1941
Il convoglio,
scortato dalla torpediniera Medici, arriva a destinazione alle 10.45.
1° marzo
1941
Alle 17.50
riparte scarico da Durazzo insieme alle motonavi Birmania e Tergestea,
per rientrare a Bari scortato dalla Medici.
2 marzo 1941
Il convoglio
arriva a Bari alle 7.30.
7 marzo 1941
Il Tagliamento, il piroscafo Rosandra
(adibito a traffico civile) e le motonavi Città
di Alessandria e Città di Savona
trasportano da Bari a Durazzo 1535 uomini, 516 automezzi ed un carico di
materiali vari, con la scorta del cacciatorpediniere Carlo Mirabello e dell’incrociatore ausiliario
Brioni.
12 marzo
1941
Il Tagliamento
lascia vuoto Durazzo alle 14.15, scortato dall’incrociatore ausiliario Capitano
A. Cecchi.
13 marzo
1941
Arriva a Bari
alle 3.30.
18 marzo 1941
Il Tagliamento
parte da Bari per Durazzo alle 23, insieme alle motonavi Città di
Alessandria e Città di Savona ed al piroscafo Milano, con la
scorta della torpediniera Curtatone e dell’incrociatore ausiliario Capitano
Cecchi; in tutto le navi trasportano in tutto 2615 uomini, 624 quadrupedi e
387 tonnellate di rifornimenti.
19 marzo 1941
Il convoglio
arriva a Durazzo alle 16.15.
21 marzo 1941
Il Tagliamento lascia scarico Durazzo alle 7, insieme al piroscafo Città di Tripoli (avente a bordo 231 feriti leggeri) ed alla motonave Città di Bastia e con la scorta della torpediniera Castelfidardo. Le navi arrivano a Bari alle 21.30.
21 marzo
1941
Parte scarico
da Durazzo, alle 7, insieme alle motonavi Città di Tripoli e Città di
Bastia, con la scorta della torpediniera Castelfidardo. Il convoglio
arriva a Bari alle 21.30.
3 aprile
1941
Lascia Bari
all’1.30 insieme ai piroscafi Diana e Luana, per trasportare a
Durazzo 73 uomini, 432 quadrupedi, 94 veicoli e 964 tonnellate di rifornimenti,
scortati dalla Medici. Il convoglio arriva in porto alle 14.45.
8 aprile 1941
Il Tagliamento (scarico) ed il piroscafo
postale Campidoglio lasciano Durazzo alle 6.15 alla volta
di Brindisi, dove giungono alle 17.50, con la scorta del cacciatorpediniere Carlo
Mirabello.
12 aprile
1941
Lascia Bari per
Durazzo alle 23 in convoglio con il piroscafo Zena e la motonave Maria
(il convoglio trasporta in tutto 118 uomini, 160 veicoli, 616 quadrupedi ed
altri materiali), con la scorta della torpediniera Castelfidardo.
13 aprile
1941
Il convoglio arriva
a destinazione alle 16.
16 aprile 1941
Il Tagliamento (scarico), il
piroscafo Sant'Agata (anch’esso scarico) ed il Campidoglio (in servizio postale da
Durazzo a Brindisi) lasciano Durazzo alle 6 con la scorta della torpediniera Solferino.
Alle 17.10 il
convoglio giunge davanti a Brindisi; qui la Solferino
accompagna in porto il Campidoglio,
poi torna al largo e riprende la navigazione insieme agli altri due piroscafi,
coi quali giunge a Bari alle 23.
23 aprile
1941
Lascia Brindisi
alle 4 insieme ai piroscafi Nennella e Bolsena ed alla
torpediniera Calatafimi, trasportando foraggio ed altri materiali, ed
arrivando a Durazzo alle 15.30.
28 luglio
1941
Compie un
viaggio da Durazzo a Bari, da solo e senza scorta.
16 agosto
1941
Trasporta
materiali di Commissariato da Bari a Durazzo.
20 agosto
1941
Compie un
viaggio da Durazzo a Bari, da solo e senza scorta.
24 agosto
1941
Compie un viaggio
da Bari a Durazzo, da solo e senza scorta.
31 agosto
1941
4 settembre
1941
Compie un
viaggio da Bari a Durazzo, da solo e senza scorta.
9 settembre
1941
Compie un
viaggio da Durazzo a Bari, da solo e senza scorta.
13 settembre
1941
Trasporta
materiali vari da Bari a Durazzo, da solo e senza scorta.
25 settembre
1941
Compie un
viaggio da Brindisi a Patrasso unitamente al piroscafo tedesco Fanny Brunner,
con la scorta della torpediniera Angelo Bassini.
19 ottobre
1941
Nel pomeriggio
il Tagliamento salpa dal Pireo diretto a Candia in convoglio con il piroscafo
tedesco Salzburg, le motonavi Città di Agrigento e Città di
Marsala e la scorta dell’incrociatore ausiliario Barletta e delle
torpediniere Lupo, Altair e Monzambano (i mercantili,
carichi di truppe e materiali sia italiani che tedeschi, provengono da
Patrasso).
Alle 19.28
dello stesso giorno, nel punto 35°45’ N e 23°52’ E (ad ovest dell’isola di San
Giorgio, nel Golfo di Atene, e tre miglia a sudovest di Gaidaro), l’Altair
(capitano di fregata Paolo Cardinali) urta una mina – appartenente ad uno sbarramento
posato dal sommergibile britannico Rorqual – che le asporta la prua:
mentre la Lupo si ferma a dare assistenza alla nave danneggiata, il resto
del convoglio riceve dalla Lupo stessa (caposcorta, capitano di fregata
Francesco Mimbelli) l’ordine di proseguire per Candia, con la scorta di Monzambano e Barletta.
Successivamente
la scorta viene rinforzata dal cacciatorpediniere Quintino Sella, inviato da Marisudest per rimpiazzare Lupo ed Altair; il convoglio raggiungerà Candia senza ulteriori danni, mentre
l’Altair, nonostante l’assistenza
prestata dalla Lupo e da un’altra
torpediniera, l’Aldebaran (più tardi
saltata a sua volta su una mina), affonderà alle 2.47 del 20 ottobre durante il
tentativo di rimorchiarla in salvo.
27 ottobre
1941
Compie un viaggio
da Candia al Pireo, insieme alla nave cisterna Rondine e con la scorta
del cacciatorpediniere Quintino Sella e della torpediniera Sirio.
9 novembre
1941
Derequisito
dalla Regia Marina.
22 dicembre
1941
Compie un
viaggio da Bari a Corinto, da solo e senza scorta.
24 dicembre 1941
Il mozzo Ignazio Amato, da Molfetta, viene colpito ed ucciso da un albero spezzatosi a bordo del Tagliamento.
1942
Noleggiato
dalla Luftwaffe (il noleggio avrà fine nel 1943).
27 febbraio
1942
Compie un
viaggio dal Pireo a Kavaliani, in convoglio con le navi cisterna Albaro (italiana)
e Prodromos (tedesca) e con la scorta della torpediniera Lupo e
di un MAS.
1° marzo
1942
Lascia
Kavaliani e raggiunge Volo, con la scorta della Lupo.
15 marzo
1942
Compie un
viaggio da Trikiri a Salonicco in convoglio con i piroscafi Pier Luigi (italiano)
e Santa Fè (tedesco) e la scorta della torpediniera Calatafimi.
11 aprile
1942
Viaggio da
Salonicco a Suda, insieme a Pier Luigi e Santa Fe e con la scorta
delle torpediniere Sirio e Calliope.
15 maggio
1942
Lascia il Pireo
e raggiunge Suda in convoglio con le motonavi Tabarca, Città di
Agrigento, Città di Alessandria e Città di Savona ed
il piroscafo tedesco Santa Fè, scortati dalle torpediniere Sirio
e Calatafimi, dall’incrociatore ausiliario Brindisi e da due motovedette
tedesche.
2 giugno
1942
Parte da Suda e
si aggrega ad un convoglio formato dal piroscafo Re Alessandro e dalle
motonavi Città di Alessandria e Città di Agrigento, scortate
dalla torpediniera Sirio e dall’incrociatore ausiliario Barletta,
con cui raggiunge il Pireo.
6 giugno
1942
Il fuochista
Giovanni Bacillo, da Selve, muore a bordo del Tagliamento per malattia
contratta per fatto di guerra.
17 giugno
1942
Parte dal Pireo
e raggiunge Iraklion in convoglio con le motonavi Città di Alessandria e
Città di Savona ed i piroscafi Re Alessandro e Santa Fè,
con la scorta delle torpediniere Sirio, Monzambano e Calatafimi
e dell’incrociatore ausiliario Barletta.
8 luglio
1942
Salpa da
Patrasso per Prevesa insieme al piroscafo cisterna Sanandrea, con la
scorta dell’incrociatore ausiliario Arborea.
9 luglio
1942
Arriva a
Prevesa alle 6.30 e riparte per Brindisi alle 14, ancora insieme ad Arborea
e Sanandrea.
10 luglio
1942
Il piccolo
convoglio giunge a Brindisi alle 11.20.
26 luglio 1942
Viaggia in
convoglio da Brindisi a Patrasso, insieme alla cisterna militare Devoli
ed al piroscafo Tagliamento e Sportivo, con la scorta della
torpediniera Aretusa.
29 luglio 1942
Il Tagliamento, il piroscafo Orsolina Bottiglieri e la nave cisterna Arca trasportano un carico di materiali vari da Brindisi a Patrasso, con la scorta del cacciatorpediniere Augusto Riboty e della torpediniera Antonio Mosto.
Il Tagliamento, il piroscafo Orsolina Bottiglieri e la nave cisterna Arca trasportano un carico di materiali vari da Brindisi a Patrasso, con la scorta del cacciatorpediniere Augusto Riboty e della torpediniera Antonio Mosto.
Successivamente
prosegue per il Nordafrica.
4 agosto
1942
Il Tagliamento
arriva a Bengasi dopo aver evitato la minaccia di “ULTRA”, l’organizzazione
britannica per la decrittazione dei messaggi italiani, che tante vittime ha
mietuto tra i convogli italiani. Già dal 29 luglio, infatti, ULTRA ha saputo
comunicare al Cairo le informazioni sul viaggio del Tagliamento in base
ai messaggi intercettati, ma a loro volta i servizi italiani hanno intercettato
un messaggio urgente britannico delle 21.25 del 3 agosto, in cui i comandi di
Malta informavano i propri sommergibili in mare del segnale di scoperta
lanciato da un aereo britannico, il QZ7J (il quale all’una del 4 agosto ha
anche comunicato di aver attaccato, ma infruttuosamente). Con l’invio alle
21.50 dello stesso 3 agosto di un messaggio di avviso PAPA (Precedenza Assoluta
sulle Precedenze Assolute) circa il possibile rischio di attacco subacqueo, il
viaggio del Tagliamento è stato modificato così da evitare il pericolo.
9 agosto 1942
Alle 13.30 il Tagliamento riparte da Bengasi per il Pireo, con
la scorta della torpediniera Procione.
12 agosto 1942
Le due navi arrivano al Pireo alle cinque; da qui proseguono per
Brindisi.
12 settembre
1942
Compie un
viaggio da Brindisi a Patrasso insieme al piroscafo ex jugoslavo Dubac,
con la scorta della torpediniera Medici.
29 settembre 1942
Il Tagliamento (avente a bordo 146 tra
veicoli e rimorchi, 2246 tonnellate di munizioni e materiale d’artiglieria, 680
tonnellate di materiali vari e 115 soldati) salpa dal Pireo – da dov’è giunto
da Brindisi – per Tobruk alle 23.35, insieme alla nave cisterna Lina Campanella (avente a bordo
4000 tonnellate d’acqua) e con la scorta delle torpediniere Sirio (caposcorta, capitano di
corvetta Romualdo Bertone), Libra e
Solferino e della moderna torpediniera di scorta Ciclone. Il convoglio dovrà fare scalo intermedio a Suda;
inizialmente fanno parte del convoglio anche altri piroscafi, per i quali Suda
rappresenta la destinazione finale.
Durante la
notte il convoglio viene infruttuosamente attaccato da aerei.
30 settembre 1942
Alle sette del
mattino la Solferino lascia il convoglio.
Nella notte
successiva si verificano altri attacchi aerei, di nuovo senza risultato.
1° ottobre 1942
Giunto a Suda,
il convoglio riparte in serata per Tobruk con Tagliamento e Lina Campanella scortati da Sirio, Ciclone e Libra. Le navi
procedono alla velocità di 6,8 nodi.
Nel tardo
pomeriggio si verifica un altro attacco, da parte di bombardieri, che
nonostante la presenza di una scorta aerea italo-tedesca riescono a bombardare
a più riprese le navi per oltre mezz’ora. Ciononostante, nessuna bomba va a
segno.
2 ottobre 1942
Il convoglio giunge a Tobruk a mezzogiorno (o 12.15).
Il convoglio giunge a Tobruk a mezzogiorno (o 12.15).
19 ottobre 1942
Alle 19 il Tagliamento lascia Tobruk diretto a Patrasso, insieme al piccolo piroscafo tedesco Ostia e con la scorta delle torpediniere Orsa ed Aretusa.
Alle 19 il Tagliamento lascia Tobruk diretto a Patrasso, insieme al piccolo piroscafo tedesco Ostia e con la scorta delle torpediniere Orsa ed Aretusa.
Poco dopo la
partenza, l’Ostia è costretto ad invertire la rotta a causa di
un’avaria; lo scorta l’Aretusa, che
lo protegge da un attacco aereo (con lancio di cinque bombe e diversi spezzoni
incendiari, nessuno dei quali va a segno) scatenatosi alle 23.30 lungo la rotta
di sicurezza.
Anche il Tagliamento viene attaccato a più riprese da aerei, senza subire danni.
Anche il Tagliamento viene attaccato a più riprese da aerei, senza subire danni.
20 ottobre 1942
L’Ostia entra a Tobruk alle 15, e l’Aretusa raggiunge il convoglio e vi si ricongiunge.
21 ottobre 1942
Il convoglio giunge a Suda a mezzogiorno; prosegue poi per Patrasso senza l’Aretusa.
L’Ostia entra a Tobruk alle 15, e l’Aretusa raggiunge il convoglio e vi si ricongiunge.
21 ottobre 1942
Il convoglio giunge a Suda a mezzogiorno; prosegue poi per Patrasso senza l’Aretusa.
25 ottobre 1942
Compie un viaggio dal Pireo a Patrasso, con la scorta della torpediniera Aretusa.
Compie un viaggio dal Pireo a Patrasso, con la scorta della torpediniera Aretusa.
1943
Adibito ai collegamenti
tra Livorno e Bastia.
12 marzo
1943
Il sommergibile
francese Casablanca, informato da membri della resistenza francese in
Corsica del prossimo arrivo a Bastia del Tagliamento e del piroscafo
passeggeri Francesco Crispi, che mantengono un servizio settimanale di
collegamento tra Livorno, l’Elba e Bastia, si pone in agguato poco fuori dal
porto di Bastia, attende l’arrivo del convoglio e, quando questo arriva nel
primo pomeriggio, lancia contro di esso quattro siluri. Le armi mancano i
bersagli e scoppiano contro i frangiflutti del Porto Vecchio, allertando la
scorta della presenza del sommergibile, che viene sottoposto a prolungata
caccia con bombe di profondità.
8 aprile 1943
Alle 6.44 il sommergibile
britannico Trident (tenente di vascello Peter Edward Newstead) avvista a
nordest di Bastia, in posizione 42°46' N e 09°39' E (alla distanza di 7300
metri, su rilevamento 230°), il Tagliamento, in navigazione sotto la
scorta della vecchia torpediniera Giuseppe La Masa. Alle 7.12 il Trident
lancia quattro siluri, da 1460 metri, contro il Tagliamento, che ritiene
essere in zavorra; nessuna delle armi va a segno.
L'affondamento
Il 14 (o 16) aprile
1943 il Tagliamento iniziò ad
imbarcare, a Livorno, un carico di automezzi che avrebbe dovuto trasportare ad
Olbia. L'imbarco del carico, che comprendeva 273 tonnellate di mitragliere, fu
concluso il 17 aprile.
Alle 11 del 21 aprile
1943 il Tagliamento partì da Livorno
diretto a La Maddalena, in convoglio con il mercantile italiano Ercole ed il trasporto francese Ste Marguerite (ex norvegese Ringulv, ora in servizio per le forze
tedesche), con la scorta dell’incrociatore ausiliario Cattaro.
Il Tagliamento, che oltre ai 48 uomini
dell’equipaggio civile aveva a bordo anche 72 militari di passaggio (è inoltre
possibile che a bordo vi fosse anche un imprecisato numero di serventi per
l’armamento contraereo della nave), trasportava rifornimenti per le forze sia
tedesche che italiane, soprattutto veicoli e munizioni. Lo comandava il capitano Mario Murani, da Muggia.
Cinque minuti dopo la
mezzanotte del 22 aprile 1943 il convoglio venne avvistato in posizione 42°10'
N e 09°51' E, a 1830 metri di distanza, durante un piovasco, dal sommergibile
britannico Saracen, al comando del
tenente di vascello Michael Geoffrey Rawson Lumby. Le navi procedevano a sette
nodi su rotta 180°. Il Saracen si
preparò ad attaccare, ma stava per lanciare quando il Cattaro sembrò dirigere verso il sommergibile, che di conseguenza
s’immerse. Notando però che l’incrociatore ausiliario non lo aveva avvistato,
ma aveva solo iniziato un giro circolare attorno al convoglio, a mezzanotte e
venti il Saracen riemerse e si pose
all’inseguimento del convoglio. All’1.02 il battello lanciò tre siluri, da 1830
metri iarde, contro il secondo mercantile del convoglio: il Tagliamento. Due delle armi, tuttavia,
passarono sotto lo scafo del piroscafo senza esplodere, la terza lo mancò
passandogli a proravia.
Lumby non demorse, ed
all'1.06 (l'attacco, secondo l’orario italiano, avvenne alle 2.05) il Saracen lanciò altri tre siluri,
stavolta da 1100 metri: il primo passò ancora a proravia del Tagliamento, ma il secondo andò a segno appena
a poppavia del fumaiolo.
Lo scoppio del siluro
fece detonare le munizioni del carico, ed il Tagliamento eruppe in una colossale esplosione: un’enorme lingua di
fuoco arancione si alzò nel cielo per decine di metri, mentre rottami infuocati
venivano proiettati in tutte le direzioni.
L'esplosione fu tanto
violenta che l'intero ponte di comando del piroscafo, strappato dal resto della
nave e lanciato via, passò sopra al Saracen
mentre questi si immergeva. Lumby annotò nel giornale di bordo che il suo
battello era stato fortunato a riuscire ad allontanarsi senza essere
danneggiato dalla pioggia di rottami. La posizione dell’attacco era 42°03' N e
09°48' E, a 35 miglia per 197° da Pianosa (a sud di tale isola).
Il Cattaro gettò sei bombe di profondità,
troppo lontane per poter danneggiare il sommergibile, poi il convoglio proseguì
sulla sua rotta, senza fermarsi a cercare naufraghi, ammesso che qualcuno
potesse essere sopravvissuto ad una simile esplosione.
Da Bastia venne
inviata per cercare i naufraghi un'anziana torpediniera, la Giuseppe La Masa, mentre degli
idrovolanti, dei quali era stato richiesto l'invio per partecipare alle
ricerche, non poterono decollare a causa della nebbia.
Giunta sul luogo del
siluramento, la La Masa vi trovò solo
rottami che galleggiavano: nessun sopravvissuto. Dopo lunghe e vane ricerche la
torpediniera dovette fare ritorno a Bastia a mani vuote.
Le vittime tra l'equipaggio civile:
(si ringraziano Carlo Di Nitto, Michele Strazzeri e Giancarlo Covolo)
Enrico Ball, fuochista, da Trieste
Leonardo Binetti, fuochista, da Molfetta
Giovanni Boriello, cambusiere, da
Livorno
Vittorio Brusini, ufficiale di macchina, da Trieste
Mario Carvi, cameriere, da Trieste
Carmelo Catino, secondo cuoco, da Siracusa
Vincenzo Cobaccio, fuochista, da
Monopoli
Lucio Cozzolino, fuochista, da Torre del
Greco
Stefano Cristaldi, secondo ufficiale, da Milano
Santo Di Donna, fuochista, da Torre del Greco
Giovanni Domicoli, pennese, da Terranova
Sicula
Vittorio Dursini, direttore di macchina, da Trieste
Domenico Fragalà, fuochista, da Venezia
Renato Gheriani, cameriere, da Trieste
Vincenzo Giannoccaro, giovanotto, da Monopoli
Antonio Gigliano, capo fuochista, da Torre
del Greco
Giulio Giorgeri, primo ufficiale, da Zara
Giuseppe Godin (o Godigna), meccanico,
da Pola
Giuseppe Grassi, garzone di cucina, da
Arcola
Biagio Grisolia, elettricista, da
Mormanno
Cosimo Ippolito, giovanotto, da Monopoli
Francesco Ircano, marinaio, da Torre del
Greco
Giuseppe Iurman, fuochista, da Villanova
d’Arsa
Cosmo Magarelli, fuochista, da Molfetta
Gaetano Matera, mozzo, da Barletta
Giuseppe Millo, primo cuoco, da Buie
Gianmaria Minervini, carbonaio, da
Molfetta
Donato Minotta, cameriere, da Napoli
Giuseppe Montagnini, nostromo, da
Trapani
Pantaleo Morolla, marinaio, da Molfetta
Carlo Muggia, carpentiere, da Pola
Mario Murani, comandante,
da Muggia
Massimo Oliforte, ufficiale
radiotelegrafista, da Agliano d’Asti
Raffaele Paniccia, maestro di casa, da
Civitavecchia
Bruno Piemonte, primo ufficiale di macchina,
da Trieste
Giuseppe Romano, carbonaio, da Torre del
Greco
Raffaele Romano, carbonaio, da Torre del
Greco
Luigi Salò, fuochista, da Trieste
Alfredo Savinelli, marinaio, da Molfetta
Francesco Scognamiglio, carbonaio, da
Resina
Luigi Scognamiglio, fuochista, da Resina
Oreste Stefani, secondo ufficiale di macchina,
da Trieste
Romano Tolemetto, piccolo di camera, da
Nardò
Nicolò Valletta, fuochista, da Bari
Antonio Venturini, cameriere, da
Chioggia
Vincenzo Viva, fuochista, da Brindisi
Romano Zanetti (o Zannutti), meccanico, da Trieste
L'affondamento del Tagliamento nel giornale di bordo del Saracen (da Uboat.net):
"0005 hours - In
position 42°10'N, 09°51'E sighted two 6000 tons merchant ships escorted by a
Crotone-class minelayer. Enemy course was 180°, speed 7 knots. Range was only
2000 yards owning to a rainsquall. When about to fire the escort turned towards
so dived. Evidently Saracen was not
sighted as he just started a circular tour of his convoy.
0020 hours - Surfaced
and gave chase.
0102 hours - In
position 42°03'N, 09°48'E fired three torpedoes at the second merchant ship
from 2000 yards. Two of the torpedoes were seen to run under the first one
missed ahead.
0106 hours - Fired
another three torpedoes from 1200 yards. Again the first one missed ahead but
the second one hit just abaft the funnel. A tremendous explosion followed. A
sheet of orange flame went up hundreds of feet into the air and burning debris
hurtled in all directions. As Saracen
was diving the bridge of the merchant vessel sailed overhead. Saracen was lucky to escape undamaged
from the falling debris. The escort meanwhile dropped six depth charges but
these were way off."
Il Tagliamento nel 1922 (g.c. Rosario Sessa via www.naviearmatori.net) |
The Singapore Free Press and Mercantile Advertiser (1884-1942), 10 September 1934, Page 12
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