Il Baicin fotografato a Mazara del Vallo, con il precedente nome di Maria Leonarda (g.c. Mauro Millefiorini)
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Il Baicin era un motoveliero da carico, un
brigantino goletta di 173 tsl, costruito nel 1900 (in origine il suo nome era
stato Maria Leonarda) ed appartenente
all’armatore genovese Giovanni Fenzo, che l’aveva iscritto con matricola 1107
al Compartimento Marittimo di Genova.
Il 13 settembre 1941
il Baicin venne requisito a La Spezia
dalla Regia Marina, che lo iscrisse con sigla V 276 nel ruolo del naviglio ausiliario dello Stato, impiegandolo
nella vigilanza foranea.
All’1.30 del 27 febbraio 1943 il Baicin
era in navigazione nel Mar Ligure quando, in posizione 47°37’ N e 09°25’ E,
venne avvistato verso oriente dal sommergibile britannico Torbay (tenente di vascello Robert Julian Clutterbuck). Il comandante
britannico identificò la nave italiana come una goletta della vigilanza
antisommergibili, ferma e con le vele ammainate; il Torbay si avvicinò lentamente fino ad appena una novantina di
metri, ma ciò non provocò alcuna reazione da parte del Baicin, né alcun altro segno di vita a bordo del motoveliero. A
questo punto, all’1.50, il sommergibile aprì il fuoco col cannone da 100 mm e
con una mitragliatrice Vickers da 7,7 mm; il tiro del cannone risultò
estremamente impreciso, mettendo a segno un solo colpo su dieci sparati.
L’equipaggio del Baicin abbandonò
immediatamente la nave, dopo di che gli uomini del Torbay abbordarono il motoveliero e ricuperarono un sacco pieno di
libri documenti, già provvisto di pesi per l’affondamento e pronto ad essere
gettato in mare. I marinai britannici procedettero ad ispezionare la nave, che
sottostimarono in un’ottantina di tsl; notarono che il motore sembrava nuovo, e
che sul castello di prua vi era “rilevatore sonoro” (forse un aerofono, visti i
compiti assegnati alle vedette foranee, cioè avvistare e segnalare gli aerei
nemici in avvicinamento alla costa). Videro inoltre che le mitragliere di cui
la nave era armata non erano state montate sui loro supporti.
Prima di andarsene,
gli uomini del Torbay piazzarono una
carica esplosiva sotto il motore ed appiccarono il fuoco in vari punti, poi il
sommergibile mitragliò il Baicin
anche con una mitragliera Oerlikon da 20 mm, dopo di che si allontanò verso
sud, alle 2.40. Poco dopo (ma le fonti italiane, in questo discordanti,
indicano le 2.10 come orario dell’affondamento) il Baicin esplose ed affondò circa 36 miglia a sudovest dell’isola del
Tino (e 35 miglia a sudovest di La Spezia).
Non vi furono vittime
tra l’equipaggio.
L’affondamento del Baicin nel giornale di bordo del Torbay (da Uboat.net):
“0130 hours - In
position 47°37'N, 09°25'E sighted a darkened ship to the Eastward. The target
was identified as an A/S schooner. The ship was stopped and no sails were set.
Crept closer to 100 yards on the motors without stirring up any signs of life
on board.
0150 hours - Opened
fire with the Vickers gun and the 4" gun. the 4" gunfire was
extremely inaccurate, 10 rounds being fired for only one hit. The crew of the
schooner wasted no time in abandoning their ship. The schooner was boarded and
a sack of books weighted and ready for dumping overboard was recovered. The
vessel was inspected and was found to be a brigantine of about 80 tons had a
new looking engine and a sound detector on the forecastle. The machine guns
were not in their mountings. A demolition charge was set under the engine and
fire was set in several places. Several rounds of Oerlikon fire were also fired
in the schooner.
0240 hours - Torbay proceeded southward. The vessel
was later soon to blow up.”
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