domenica 29 maggio 2016

V 276 Baicin

Il Baicin fotografato a Mazara del Vallo, con il precedente nome di Maria Leonarda (g.c. Mauro Millefiorini)

Il Baicin era un motoveliero da carico, un brigantino goletta di 173 tsl, costruito nel 1900 (in origine il suo nome era stato Maria Leonarda) ed appartenente all’armatore genovese Giovanni Fenzo, che l’aveva iscritto con matricola 1107 al Compartimento Marittimo di Genova.
Il 13 settembre 1941 il Baicin venne requisito a La Spezia dalla Regia Marina, che lo iscrisse con sigla V 276 nel ruolo del naviglio ausiliario dello Stato, impiegandolo nella vigilanza foranea.

All’1.30 del 27 febbraio 1943 il Baicin era in navigazione nel Mar Ligure quando, in posizione 47°37’ N e 09°25’ E, venne avvistato verso oriente dal sommergibile britannico Torbay (tenente di vascello Robert Julian Clutterbuck). Il comandante britannico identificò la nave italiana come una goletta della vigilanza antisommergibili, ferma e con le vele ammainate; il Torbay si avvicinò lentamente fino ad appena una novantina di metri, ma ciò non provocò alcuna reazione da parte del Baicin, né alcun altro segno di vita a bordo del motoveliero. A questo punto, all’1.50, il sommergibile aprì il fuoco col cannone da 100 mm e con una mitragliatrice Vickers da 7,7 mm; il tiro del cannone risultò estremamente impreciso, mettendo a segno un solo colpo su dieci sparati. L’equipaggio del Baicin abbandonò immediatamente la nave, dopo di che gli uomini del Torbay abbordarono il motoveliero e ricuperarono un sacco pieno di libri documenti, già provvisto di pesi per l’affondamento e pronto ad essere gettato in mare. I marinai britannici procedettero ad ispezionare la nave, che sottostimarono in un’ottantina di tsl; notarono che il motore sembrava nuovo, e che sul castello di prua vi era “rilevatore sonoro” (forse un aerofono, visti i compiti assegnati alle vedette foranee, cioè avvistare e segnalare gli aerei nemici in avvicinamento alla costa). Videro inoltre che le mitragliere di cui la nave era armata non erano state montate sui loro supporti.

Prima di andarsene, gli uomini del Torbay piazzarono una carica esplosiva sotto il motore ed appiccarono il fuoco in vari punti, poi il sommergibile mitragliò il Baicin anche con una mitragliera Oerlikon da 20 mm, dopo di che si allontanò verso sud, alle 2.40. Poco dopo (ma le fonti italiane, in questo discordanti, indicano le 2.10 come orario dell’affondamento) il Baicin esplose ed affondò circa 36 miglia a sudovest dell’isola del Tino (e 35 miglia a sudovest di La Spezia).
Non vi furono vittime tra l’equipaggio.


L’affondamento del Baicin nel giornale di bordo del Torbay (da Uboat.net):

“0130 hours - In position 47°37'N, 09°25'E sighted a darkened ship to the Eastward. The target was identified as an A/S schooner. The ship was stopped and no sails were set. Crept closer to 100 yards on the motors without stirring up any signs of life on board.
0150 hours - Opened fire with the Vickers gun and the 4" gun. the 4" gunfire was extremely inaccurate, 10 rounds being fired for only one hit. The crew of the schooner wasted no time in abandoning their ship. The schooner was boarded and a sack of books weighted and ready for dumping overboard was recovered. The vessel was inspected and was found to be a brigantine of about 80 tons had a new looking engine and a sound detector on the forecastle. The machine guns were not in their mountings. A demolition charge was set under the engine and fire was set in several places. Several rounds of Oerlikon fire were also fired in the schooner.
0240 hours - Torbay proceeded southward. The vessel was later soon to blow up.”



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