L’Adalia (g.c. Mauro Millefiorini)
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Motoveliero da carico
in legno da 165 tsl e 124 tsn, lungo 29,9 metri, largo 8,56 e pescante 2,93. Appartenente
ai Fratelli Montanari & C. di Fano ed iscritto con matricola 376 al
Compartimento Marittimo di Rimini.
Breve e parziale cronologia.
1923
Costruito dal
cantiere Ad. Cornacchia di Fano per l’armatore Giovanni Giammattei & C.
1931
Acquistato dai
Fratelli Montanari (poi Arturo Montanari fu Giovanni).
17 giugno 1940
Requisito a Fano
dalla Regia Marina ed iscritto con matricola V 50 nel ruolo del naviglio ausiliario dello Stato. Impiegato come
vedetta foranea.
L’affondamento
La sera del 4 luglio
1943 l’Adalia si trovava in
navigazione al largo di Civitavecchia, quando venne avvistato dal sommergibile
olandese Dolfijn, al comando del
capitano di corvetta Henri Max Louis Frédéric Emile van Oostrom Soede. Il
sommergibile aprì il fuoco col proprio cannone da 76 mm da una distanza di 3000
metri; a causa di problemi al cannone, su 43 colpi sparati soltanto otto
andarono effettivamente a segno.
Mentre il Dolfijn cannoneggiava il motoveliero,
appiccando il fuoco a bordo, l’equipaggio dell’Adalia abbandonò la nave su una lancia; si misero tutti in salvo.
Il comandante
olandese inviò una squadra d’abbordaggio sull’ormai deserto ed incendiato Adalia; i suoi componenti catturarono
documenti lasciati a bordo dall’equipaggio, poi piazzarono a bordo delle cariche
esplosive per accelerarne la distruzione.
Alle 21.15 l’Adalia fu affondato una quindicina di miglia
ad ovest di Civitavecchia.
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