L’RD
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L’RD 30 era uno dei numerosi piccoli
rimorchiatori-dragamine della serie RD, costruiti in 57 unità con diverse
varianti, tra il 1916 ed il 1926, da numerosi cantieri italiani.
L’RD 30 apparteneva alla classe RD 27, di
quattro unità, e venne impostato il 16 marzo 1918 nei cantieri navali Franco
Tosi di Taranto; varato il 22 ottobre dello stesso anno, fu completato il 21
febbraio 1919, quando la prima guerra mondiale era già finita da diversi mesi.
Lungo 36,5 metri , largo 5,8 e
pescante 2, aveva un dislocamento di 200 tonnellate ed una velocità di 13-14
nodi, ed era armato con un cannoncino da 76/40 mm e due mitragliatrici da 13,2 mm . L’equipaggio era
composto da 21 uomini.
Poco si sa sulla
storia di questa nave, pressoché trascurata, come tante altre piccole unità, da
opere maggiormente incentrate su operazioni cui essa non prese parte, o su navi
di maggiore importanza.
Era presente nella
base di Taranto, l’11-12 novembre 1940 (ormeggiata in Mar Piccolo), quando
quella base venne attaccata da aerosiluranti britannici che affondarono la
corazzata Conte di Cavour e posero
fuori uso le corazzate Littorio e Duilio (la “notte di Taranto”); non fu
però coinvolta nell’attacco.
Sul finire del 1942
l’RD 30, verosimilmente, venne
dislocato in Tunisia durante la riorganizzazione delle forze dell’Asse in
Africa Settentrionale, con la ritirata dalla Libia in procinto di cadere in
mano britannica.
Non durò a lungo
nelle tormentate acque della Tunisia: il 26 dicembre 1942, infatti, l’RD 30 venne colpito da schegge di una
bomba durante un bombardamento aereo angloamericano sul porto di Biserta. Le
schegge forarono lo scafo e resero la caldaia inutilizzabile; si tentò di
portare la nave su bassi fondali, ma alle 13.30 – mentre era in corso il
tentativo – l’RD 30 si capovolse ed
affondò nelle acque del porto.
Non vi furono perdite
tra il suo equipaggio.
Un’altra immagine della nave a Taranto (g.c. Mauro Millefiorini via www.naviearmatori.net)
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