Lo Sparviero quando portava l’originario nome di Hjalmar Sørensen e batteva bandiera danese (g.c. Giorgio Parodi, via www.naviearmatori.net) |
Motoveliero da carico
(goletta a quattro alberi) da 498 tsl e 341 tsn, appartenente all’armatore
viareggino Francesco Bertacca. Lungo 51,4 metri e largo 10,1, pescaggio 3,32
metri. Iscritto con matricola 666 al Compartimento Marittimo di Viareggio.
Breve e parziale cronologia.
1915
Costruito nei
cantieri danesi Stuhr Jernskibs Og Maskinb. (o P. Ph. Stuhr's Maskin &
Skybsvaerft) di Aalborg (numero di cantiere 5) come Hjalmar Sørensen, per l'armatore danese F. L. Knakkergaard, di Nykøping. Stazza lorda
originaria 556 tsl.
Marzo 1916
Acquistato dagli
armatori norvegesi D/S A/S Rask (Sigvart & Johan Rasmussen, di Haugesund) e
ribattezzato Rask. (Nel 1918, in
seguito a modifiche e conseguenti nuove misurazioni, la stazza lorda risulterà
essere di 583 tsl).
1923
Venduto ad armatori
londinesi, battendo però bandiera estone.
1925 (o 1926)
Ribattezzato Altair.
1927 (o 1928)
Venduto all'armatore
italiano Emilio Bertuccelli e ribattezzato Sparviero.
1935
Acquistato
dall'armatore Francesco Bertacca.
26 luglio 1940
Requisito a Tobruk
dalla Regia Marina.
1° settembre 1940
Iscritto nel ruolo
del naviglio ausiliario dello Stato con sigla U 4, ed adibito a trasporto materiali.
4 settembre 1941
Salpa da Tripoli alle
16 alla volta di Bengasi (con arrivo previsto a mezzogiorno del 7), insieme al
motoveliero Imperia ed al
piroscafetto Sirena, con la scorta
delle torpediniere Pallade e Centauro.
5 settembre 1941
La Pallade lascia la scorta.
7 settembre 1941
Alle 5.30 il
sommergibile britannico Thunderbolt colpisce
con un siluro il Sirena, che affonda
50 miglia ad ovest di Bengasi.
22 febbraio 1942
Entra in collisione
con il rimorchiatore requisito Z 37
Bernardo Procchi, che riporta dei danni. La collisione è stata provocata da
un'errata manovra del comandante del Procchi.
L'affondamento
Nella notte tra il 15
ed il 16 febbraio 1943 lo Sparviero,
in navigazione da Messina a Taranto con un carico di materiali, venne
mitragliato da un aereo angloamericano: rimase ucciso il marinaio Biagio Mazzella di Regnella, di 33 anni, da Monte di Procida, ed altri due membri dell'equipaggio furono feriti.
Il motoveliero si ancorò poi al largo della
spiaggia di Roccella Ionica, ma intorno alle dieci del mattino del 16 febbraio (le
undici per "Navi mercantili perdute", le 9.30 per le fonti britanniche) venne
avvistato ed attaccato dal sommergibile britannico Unrivalled (al comando del tenente di vascello Hugh Bentley Turner),
che gli lanciò contro un unico siluro (per altra versione tre siluri, uno dei
quali raggiunse il bersaglio). L'arma andò a segno e spezzò in chiglia lo Sparviero, che affondò in acque basse nel
punto 38°18' N e 16°26' E, restando parzialmente affiorante.
Tutto l'equipaggio
(probabilmente perché in parte o del tutto a terra al momento del siluramento)
si mise in salvo, senza ulteriori perdite.
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