La MZ 701 fotografata il 30 maggio 1942 (g.c. Gruppo di Cultura Navale) |
Queste unità, del dislocamento di 140 tonnellate a
vuoto, 174 in carico normale e 239 a pieno carico, avrebbero dovuto supplire
alla mancanza di mezzi da sbarco nella Regia Marina; si trattava infatti di
grossi mezzi da sbarco in grado di trasportare e sbarcare fino a tre carri
armati e 100 uomini equipaggiati. Lo sbarco a Malta non ebbe mai luogo, e le
motozattere finirono con l’essere impiegate nel traghettamento di materiali
lungo la costa libica, dove, grazie alle loro caratteristiche, potevano essere
impiegate per trasportare i rifornimenti dai porti d’arrivo fino ai porticcioli
(od anche alle spiagge) situati nelle retrovie del fronte di El Alamein, non
attrezzati per l’ormeggio e lo scarico di navi. Particolarmente intenso fu
l’impiego nel cabotaggio da Tobruk a Marsa Matruh: le 160-170 miglia che
separavano le due località erano percorribili più rapidamente via mare che via
terra.
Alle undici del mattino dell'11 agosto 1942 la MZ 701, al comando del tenente di vascello Guglielmo Bastianon, lasciò Marsa Matruh per tornare a Tobruk, navigando insieme ad altre motozattere; ma durante la notte successiva perse il contatto con il resto della flottiglia, e non se ne seppe più nulla. Vane le ricerche condotte dall'aviazione nei giorni seguenti; la piccola unità venne dichiarata dispersa con l'intero equipaggio di undici uomini.
La sua perdita è variabilmente attribuita ad attacco
aereo lungo la costa egiziana, a Tobruk od a Marsa el-Asi (dove sarebbe stata
colpita da una bomba il mattino del 12 agosto 1942), od all'urto contro una mina al largo di Tobruk.
L'equipaggio, disperso con l'unità:
Guglielmo Bastianon, tenente di vascello (comandante), da Brescia
Maggio Belis, capo nocchiere di terza classe, da Balocco
Francesco Bellomo, marinaio cannoniere, da Bari
Pietro Brocchieri, marinaio cannoniere, da Soresina
Fausto Calvetti, marinaio segnalatore, da Nettuno
Renzo Carpini, marinaio cannoniere, da Barberino di Mugello
Ettore Cavallo, secondo capo cannoniere, da Presicce
Mario Della Chiara, marinaio, da Tavullia
Alfredo Giraldi, marinaio fuochista motorista navale, da Trieste
Giuseppe Valentini, marinaio nocchiere, da Molfetta
Sante Vitucci, secondo capo motorista navale, da Bari
La motivazione della Medaglia di Bronzo al Valor Militare conferita alla memoria del tenente di vascello Guglielmo Bastianon:
"Al comando di squadriglia di unità operanti in zona avanzata dedicava intensa attività nell'organizzazione dei convogli a lui affidati. Durante l'esecuzione di un trasporto, colpita la sua unità da aerei nemici, ne tentava il salvataggio; peggiorate le condizioni meteorologiche, non riusciva nell'intento e scompariva in mare con la sua unità. (Coste dell'Africa settentrionale, luglio-agosto 1942)."
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