La MZ 715 (da Naviearmatori).
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La MZ 715 era una delle tante motozattere
del tipo MZ-A (derivate dalle Marinefährprahme tedesche) costruite in
previsione del pianificato, e mai attuato, sbarco a Malta, e successivamente
impiegate per il trasporto di materiali lungo le coste della Libia e
dell’Egitto. Lunga 47 metri fuori tutto e larga 6,50, aveva un pescaggio di
soli 0,95 (a prua)-1,40 metri (a poppa) e dislocava 140 tonnellate a vuoto, 174
in carico normale e 239 a pieno carico. Tre motori diesel prodotti dalle
Officine Meccaniche di Varese permettevano una velocità di 11 nodi ed
un’autonomia di 800 miglia a tale velocità, e 1450 ad 8-9 nodi. Armate con un
cannoncino da 76/40 mm e due mitragliere da 20/70 mm, queste motozattere
avevano un equipaggio di 13 uomini e potevano trasportare 65 tonnellate di
materiali, compreso un carro armato tipo M11/39 o M13/40.
La MZ 715, costruzione 1367 dei Cantieri
Riuniti dell’Adriatico di Monfalcone, venne impostata nell’aprile del 1942,
varata il 10 giugno dello stesso anno e posta in servizio una settimana più
tardi.
Alle cinque del
mattino del 13 luglio 1942 la MZ 715,
insieme alle gemelle MZ 711, 712, 713,
717 e 718, lasciò Brindisi per trasferirsi a Marsa Matruh con la scorta
della torpediniera Partenope e del
cacciasommergibili ausiliario AS 114
Cyprus; si trattava del secondo gruppo di motozattere che venivano
trasferite in Libia, dopo che un primo gruppo di quattro unità (MZ 706, 707, 709, 710) era partito il 7 luglio.
Le cinque motozattere
del secondo gruppo trasportavano in tutto 68 tonnellate di munizioni, 15 carri
armati (che pesavano in tutto 224 tonnellate), 13 carrelli automotori (del peso
complessivo di 72 tonnellate) e 14 militari di passaggio del Regio Esercito.
Dopo aver sostato in
vari punti durante il percorso, le motozattere raggiunsero Marsa Matruh alle 15
del 24 luglio, e qui iniziarono l’attività di cabotaggio lungo le coste libiche,
trasportando rifornimenti dai porti cirenaici dove arrivavano dall’Italia
(principalmente Bengasi e Tobruk) a porticcioli ed approdi secondari più in
prossimità delle linee avanzate italo-tedesche che intanto continuavano a
spostarsi in avanti, verso El Alamein: le navi di maggiore tonnellaggio, per il
loro pescaggio, non potevano infatti espletare questa utilissima attività.
Il servizio della MZ 715 su queste rotte durò meno di un
mese: il 13 agosto 1942, infatti, la motozattera s’incagliò durante una
tempesta nei pressi di Marsa Matruh, venendo abbandonata dall’equipaggio e distrutta
dalla furia del mare.
Risultò disperso il
marinaio cannoniere Emilio Ginelli, di Sumirago.
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