sabato 9 luglio 2016

Riccardo Grazioli Lante

La Grazioli Lante (Coll. Guido Alfano)

Cannoniera di 295 tonnellate di dislocamento standard e 400 a pieno carico, lunga 40 metri, larga 6,7 e pescante 2,7. Velocità compresa tra 9 e 12 nodi, armata con due cannoni da 76/40 mm e due o quattro mitragliere da 13,2 mm.

Breve e parziale cronologia.

1912
Costruito dal cantiere John Duthie, Sons & Co. – Torry Shipbuilding Co. Ltd. di Aberdeen (numeo di costruzione 370) come piropeschereccio Pétrel, di 265 tsl, per la Société des Pêcheries Maritimes "Les Damiers" di Nantes.
15 maggio 1915
Requisito a Le Havre dalla Marine Nationale (la Marina francese) come pattugliatore ausiliario Pétrel III.
1° luglio 1915
Entra in servizio nella Regia Marina italiana come rimorchiatore d’altura Falco, in “prestito” dalla Marina francese. Impiegato come vedetta/dragamine.
3 gennaio 1917
Ribattezzato Falco II.
25 gennaio 1917
Derequisito dalla Marine Nationale e venduto all’Italia.
31 gennaio 1917
Ribattezzato Abisso.
21 luglio 1921
Ribattezzato Riccardo Grazioli Lante e trasformato in cannoniera di scorta, armato con due pezzi da 76 mm e due mitragliere. Inquadrato nelle Forze Navali del Basso Adriatico e Mar Ionio per il successivo quindicennio.
1936-1938
Riclassificato nave servizio fari.

La nave fotografata probabilmente a Taranto (g.c. Mauro Millefiorini)

1939
Assegnato al Gruppo Dragamine e Navi d’Uso Locale del Comando Marina della Libia Orientale.
Inizio 1940
Riclassificata nuovamente cannoniera, rientra in Italia ed è inquadrata nelle Forze Navali del Basso Adriatico e Mar Jonio, alle dipendenze del Comando in Capo del Dipartimento Militare Marittimo di Taranto.
Successivamente fa ritorno in Libia.
10 giugno 1940
All’entrata dell’Italia nella seconda guerra mondiale, la Grazioli Lante, insieme alle similari cannoniere Dante De Lutti, Giovanni Berta, Valoroso e Palmaiola, fa parte del Gruppo Navi Ausiliarie Dipartimentali della base di Tobruk, e precisamente della IX Squadriglia da Dragaggio, che forma insieme a Berta e Palmaiola.
12 giugno 1940
Qualche minuto dopo le quattro del mattino Grazioli Lante, Palmaiola e Berta (la IX Squadriglia Dragaggio), uscite da Tobruk per effettuare dragaggio di mine (altra versione parla di servizio di vigilanza a qualche miglio dal porto, ma è errata), s’imbattono a 3,5 miglia da Punta Tobruk, mentre procedono su rotta 328° dirette verso il punto da cui dare inizio al dragaggio, in una formazione britannica inviata a bombardare la base libica: la compongono gli incrociatori leggeri Liverpool e Gloucester e quattro cacciatorpediniere. Le unità britanniche appaiono improvvisamente nella foschia (Liverpool e Gloucester sono in linea di fronte, mentre i quattro cacciatorpediniere li seguono a poppavia) a 2,5 miglia dalle piccole cannoniere italiane (che dopo averle viste cercano di dirigere verso la costa per portarsi sotto la protezione delle batterie costiere, la cui distanza dalle navi britanniche è di 14.000 metri), e subito accostano in fuori ed aprono il fuoco con tutti i cannoni e le mitragliere: Grazioli Lante e Palmaiola riescono a riparare nel porto di Tobruk, ma la Berta, ultima e più grossa unità della fila, bersagliata fin dall’inizio, viene colpita più volte e, ridotta ad un rottame, affonda intorno alle 5.
Metà 1940
Trasferita di nuovo al Gruppo Navi d’Uso Locale di Taranto, e nuovamente impiegata come nave servizio fari.
10 maggio 1941
La Grazioli Lante salpa alle 16.30 da Tripoli diretta a Bengasi, scortando un numeroso convoglio di piccole unità costiere: il piroscafetto Arsia, la pirocisterna Cerere, il rimorchiatore Porto Fossone ed i motovelieri Unione, Aosta, Alato, S. Michele, Fag, Luigi, Trieste e S. Efisio.
14 maggio 1941
Il convoglio arriva a Bengasi alle 16.
23 maggio 1941
Salpa da Bengasi per Tripoli alle quattro del mattino, scortando la piccola motonave frigorifera Amba Alagi.
26 maggio 1941
Grazioli Lante ed Amba Alagi giungono a Tripoli alle 9.30.
1° giugno 1941
La Grazioli Lante lascia Tripoli alle 5.30, scortando i piroscafetti Arsia e Costanza ed il rimorchiatore Costante Neri, diretti a Trapani.
2 giugno 1941
Alle 9 il convoglio entra nel porticciolo di Lampedusa, per una sosta intermedia.
3 giugno 1941
Alle otto del mattino, mentre il convoglietto è ancora in sosta, il sommergibile britannico Unique lancia dei siluri contro le navi all’ormeggio: l’Arsia viene colpito ed affonda, ostruendo l’ingresso del porto di Lampedusa.
5 giugno 1941
La Grazioli Lante parte da Tripoli alle otto del mattino, accompagnando il dragamine RD 40 diretto a Pantelleria.
8 giugno 1941
Alle 21, Grazioli Lante e RD 40 giungono a Pantelleria.
18 agosto 1941
La Grazioli Lante parte da Tripoli alle 18, scortando la motocisterna Speranza ed il motoveliero Alas, diretti a Bengasi.
21 agosto 1941
Le tre piccole unità raggiungono Bengasi alle 10.30.
 

Un’altra immagine della Grazioli Lante (g.c. Marcello Risolo)

L’affondamento

Alle cinque del mattino del 24 agosto 1941 la Grazioli Lante salpò da Tripoli per scortare a Bengasi un convoglietto di cabotaggio costiero, composto dai motovelieri Giuseppina e SVAM I.
Dopo poche ore di navigazione, tuttavia, le tre navicelle furono attaccate da tre bombardieri Bristol Blenheim della Royal Air Force al largo di Marsa El Auegia, nel Golfo della Sirte: colpita dalle bombe, la Grazioli Lante colò a picco alle 9.30, portando con sé 7 dei 39 membri dell’equipaggio. I due motovelieri recuperarono i 32 superstiti della cannoniera, poi proseguirono per Bengasi, dove giunsero alle 17 del 25 agosto.

Le vittime:

Santi Amendolia, marinaio fuochista, disperso
Enrico Creanzi, marinaio fuochista, disperso
Raffaele Di Maio, sottocapo cannoniere, disperso
Carmelo Litrico, marinaio fuochista, disperso
Vincenzo Marullo, marinaio, disperso
Rocco Morelli, marinaio fuochista, disperso
Roberto Poggi, capo meccanico di prima classe, disperso
 

La nave con parte dell’equipaggio radunato a poppa (Coll. Giorgio Spazzapan via Francesco De Domenico)

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