Il Des Geneys pronto al varo (da “I sommergibili di Monfalcone” di
Alessandro Turrini, supplemento alla Rivista Marittima n. 11 del novembre 1998,
via Marcello Risolo e www.naviearmatori.net)
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Sommergibile di media
crociera della classe Pisani (dislocamento di 880 tonnellate in superficie e 1057 in immersione). Svolse
in guerra una sola missione offensiva e tre di trasferimento, percorrendo 3055 miglia in
superficie e 268 in
immersione, e 139 missioni addestrative.
Breve e parziale cronologia.
1° febbraio 1926
Impostazione presso
il Cantiere Navale Triestino di Monfalcone (numero di costruzione 153).
14 novembre 1928
Varo presso il
Cantiere Navale Triestino di Monfalcone.
30 ottobre 1929
Entrata in servizio.
Rimane a Monfalcone per ultimare l’allestimento e compiere le prove in mare,
risultando alle dipendenze del Comando Militare Marittimo di Pola.
Viene poi assegnato
con i gemelli (Vettor Pisani, Marcantonio Colonna e Giovanni Bausan) alla V Squadriglia
Sommergibili di Media Crociera, avente base a Napoli, con la quale compie
l’addestramento iniziale.
1930
Svolge, insieme ai
gemelli, una lunga crociera addestrativa in acque metropolitane e nel
Mediterraneo orientale, facendo scalo in diversi porti italiani ed anche greci
(come Volo e Salonicco) oltre che nel Dodecaneso.
Durante una sosta a
La Spezia per ricarica degli accumulatori, una delle batterie (situata a prua)
esplode, ustionando in modo lieve due membri dell’equipaggio.
Marzo 1932
Viene visitato da una
delegazione sovietica, in visita in Italia per valutare l’acquisto di unità di
costruzione italiana.
1935
Trasferito a La
Spezia. Compie una «crociera gravimetrica» in Mediterraneo, con a bordo lo
scienziato Gino Cassinis. Lo comanda in questo periodo il tenente di vascello
Adriano Foscari.
Il sommergibile visto di
profilo (da www.warshipsww2.eu)
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1936
Assegnato alla II
Squadriglia Sommergibili (VI Grupsom), con base a Lero.
5 dicembre 1936
Riceve a Porto
Maurizio la bandiera di combattimento.
Dicembre 1937
Effettua una missione
segreta (al comando del capitano di corvetta Corvetti) nell’ambito della guerra
civile spagnola. Non avvista alcuna nave.
Una seconda missione
clandestina, ancora nel corso di tale guerra civile, viene abortita subito dopo
il suo inizio, a causa di un’avaria.
1938
Des Geneys e gemelli vengono posti alle dipendenze del III Gruppo
Sommergibili di Messina, formando la XXXI Squadriglia Sommergibili.
26 novembre 1938
Diviene
caposquadriglia.
28 dicembre 1938
Cessa di essere
caposquadriglia.
Il Des Geneys, in primo piano, ed il sommergibile Narvalo nel periodo interbellico (g.c. Giovanni Pinna) |
10 giugno 1940
All’entrata in guerra
dell’Italia, il Des Geneys appartiene
alla XXXI Squadriglia Sommergibili (III Grupsom di Messina), assieme ai gemelli
Vettor Pisani, Marcantonio Colonna e Giovanni
Bausan. Avendo già più di dieci anni, e qualità mediocri, non viene
assegnato a compiti di “prima linea”.
17 agosto 1940
Al comando del
capitano di corvetta Antonio Cuzzaniti, il Des
Geneys parte per la prima missione di guerra, consistente nel
pattugliamento di un settore a sudest di Creta ed a sud del parallelo di Gaudo.
3 settembre 1940
Avvista in serata un
gruppo di navi della Mediterranean Fleet, in mare per l’operazione «Hats»;
trovandosi in posizione molto favorevole al lancio, tenta di attaccare, ma
un’accostata della formazione avversaria frustra il tentativo e lo costringe a
disimpegnarsi. Le navi britanniche passano poi sulla verticale del
sommergibile.
4 settembre 1940
Rientra alla base
senza aver ottenuto successi.
Il Des Geneys (da “Gli squali dell’Adriatico. Monfalcone e i suoi sommergibili nella storia navale italiana” di Alessandro Turrini, Vittorelli Edizioni, 1999, via Marcello Risolo e www.naviearmatori.net) |
Epilogo
Stante la sua vetustà
– era uno dei sommergibili più vecchi in servizio nella Marina italiana – e le
sue modeste caratteristiche generali, l’impiego bellico del Des Geneys ebbe breve vita. Dopo appena
tre mesi dall’entrata in guerra dell’Italia, nel settembre 1940, il
sommergibile venne assegnato alla Scuola Sommergibili di Pola, ed il 21
settembre iniziò la sua attività addestrativa che lo avrebbe portato, nei due
anni successivi, a compiere ben 139 uscite con gli allievi della Scuola
Sommergibili. Dal 19 gennaio 1941 al 17 giugno dello stesso anno, fu comandante
del Des Geneys il capitano di
corvetta Murzi.
Unico evento di
rilievo in questo periodo fu costituito da una lieve collisione che si verificò
il 16 gennaio 1942, quando il Des Geneys,
rientrando da una missione addestrativa, speronò a poppa la vecchia
torpediniera Rosolino Pilo, che lo
precedeva per raggiungere l’ormeggio.
Il Des Geneys terminò la propria attività
addestrativa il 28 maggio 1942, quando – ormai troppo logorato anche solo per
proseguire il servizio di addestramento – fu posto in disarmo a Pola e
trasformato in un mero pontone di carica batteria.
La storia dell’ormai
ex sommergibile si concluse senza clamore, in uno dei più turbolenti periodi
della storia italiana. Il 9 settembre 1943, a seguito delle vicende armistiziali, il Des Geneys venne autoaffondato nel porto
di Fiume, ove si trovava, per evitare che fosse catturato dalle forze tedesche.
Un’altra foto del Des Geneys, il suo «crest» ed il
nastrino da berretto (Collezione privata Amm. Romolo Polacchini, si ringrazia
il nipote Marcello).
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