sabato 31 maggio 2014

MZ 712




La MZ 712 in costruzione (STORIA militare via Giuseppe Garufi)

La MZ 712 apparteneva alla classe “MZ”: era una delle decine di motozattere progettate per il mai attuato sbarco a Malta e che invece passarono tutta la loro breve vita operativa in Nordafrica, nel compito di infaticabili traghetti addetti al trasporto di rifornimenti dai porti d’arrivo dei convogli alle retrovie del fronte (laddove le navi non potevano arrivare per l’assenza di veri e propri porti mentre le motozattere, a fondo piatto e concepite appositamente per sbarcare il proprio carico direttamente sulle spiagge, sì), compito duro ed ingrato ma di grande importanza.
La MZ 712 dislocava 174 tonnellate in carico normale (140 a vuoto e 239 a pieno carico), era lunga 47 metri e larga 6,5. Pescava un metro (con un massimo di 1,40 ed un minimo di 0,95) ed aveva una velocità massima di undici nodi
Unità della prima serie, la MZ 712 venne impostata nei Cantieri Riuniti dell’Adriatico di Monfalcone (con numero di costruzione 1364) nell’aprile 1942 e varata il 5 giugno successivo, entrando in servizio il 17 giugno 1942 e venendo quindi inviata in Nordafrica a compiere la spola tra Tobruk e Marsa Matruk, rotta servita da molte unità di questo tipo per portare i rifornimenti verso le linee avanzate.
In questo servizio la MZ 712 non durò neppure due mesi: il 7 agosto 1942, mentre era in navigazione da Tobruk a Marsa Matruk, la motozattera venne colpita con bombe da un attacco aereo ed affondò presso lo scoglio di Taifa, al largo della costa libica della Cirenaica. Non vi furono vittime, ma tutti i quattordici membri dell’equipaggio rimasero feriti.


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