sabato 5 aprile 2014

Tagliamento

Il Tagliamento in partenza da Iraklion (Creta) nel giugno 1941, con a sinistra il cacciatorpediniere Francesco Crispi (g.c. Giorgio Parodi via www.naviearmatori.net)

Piroscafo da carico da 5448 tsl e 3590 tsn, lungo 123,2 metri e largo 16,5, pescaggio 7,7-8,8 m, velocità 10 nodi. Appartenente alla Società Anonima di Navigazione Lloyd Triestino (con sede a Trieste), nominativo di chiamata internazionale ICJA, matricola 118 al Compartimento Marittimo di Trieste.

Breve e parziale cronologia.
 
Novembre 1922
Completato dallo Stabilimento Tecnico Triestino (cantiere San Rocco di Trieste, numero di cantiere 39) per la Navigazione Libera Triestina S.A. Stazza lorda originaria 5794 tsl, poi ridotte a 5448 tsl nel 1932-1933.
1934
Viene noleggiato da varie aziende sudafricane che lo impiegano come fiera/esposizione galleggiante di campioni dei loro prodotti.
1937
Trasferito al Lloyd Triestino a seguito dell’assorbimento della NLT da parte di quest’ultimo.
10 giugno 1940
Al momento dell'entrata dell’Italia nella seconda guerra mondiale, il Tagliamento si trova a Port-de-Bouc, vicino a Marsiglia, porto francese e dunque nemico: viene così catturato dalle forze francesi, e l'equipaggio imprigionato. Subiscono analoga sorte, tra Marsiglia e Port-de-Bouc, i piroscafi Rosandra, Nicolò Odero, Dandolo e Capo Olmo.
20 giugno 1940
Dato in gestione dal governo francese alle Messageries Maritimes.
16 luglio 1940
In seguito alla resa della Francia alle forze dell'Asse, l'equipaggio viene rilasciato e la nave restituita alle autorità italiane a Marsiglia. (I famigliari di Francesco Staropoli, fuochista del Tagliamento in questo periodo, avrebbero in seguito ricordato che dopo la pur breve prigionia in Francia rientrò in Italia molto deperito).
18 ottobre 1940
Requisito a Genova dalla Regia Marina, senza essere iscritto nel ruolo del naviglio ausiliario dello Stato.
28 ottobre 1940
Salpa da Brindisi alle 6.35 insieme al piroscafo Argentina ed alla motonave Città di Trapani, diretti a Valona scortati dall’anziana torpediniera Giacomo Medici e dal piccolo incrociatore ausiliario Lago Tana. Il convoglio arriva a Valona alle 15 dello stesso 28 ottobre, dopo aver evitato, al largo di Brindisi, un possibile attacco (non accertato) da parte del sommergibile greco Papanikolis.
5 novembre 1940
Il Tagliamento parte scarico da Valona alle 23, in convoglio con il piroscafo Caterina, la nave cisterna Nautilus e la motonave Città di Bastia, scortate dalla torpediniera Monzambano e dal posamine Azio.
6 novembre 1940
Il convoglio arriva a Brindisi alle 14.45.
10 novembre 1940
Il Tagliamento parte da Bari alle quattro del mattino diretto a Brindisi, in convoglio con i piroscafi Sardegna e Titania e la scorta dell’incrociatore ausiliario Egeo e della torpediniera Solferino. Il convoglio giunge a Brindisi tre ore più tardi.
11 novembre 1940
Alle 7.15 Tagliamento e Titania lasciano Brindisi per Valona con la scorta della torpediniera Curtatone e del piccolo incrociatore ausiliario Lago Zuai; contemporaneamente partono alla volta di Valona anche il Sardegna e la motonave Città di Savona, che però formano un convoglio distinto, con altra scorta. In tutto i quattro mercantili trasportano 1178 militari, 1145 quadrupedi, 6 automezzi e 229 tonnellate di materiali vari.
Il convoglio giunge a Valona alle 16.15.
17 novembre 1940
Lascia Valona alle sette insieme alla motonave Maria ed al trasporto truppe Sardegna (tutti scarichi), scortati dalle torpediniere Giacomo Medici e Curtatone. Il convoglio giunge a Bari alle 18.30.
19 novembre 1940
Il Tagliamento ed il piroscafo Titania, aventi a bordo in tutto 421 soldati, 1116 quadrupedi e 40 tonnellate di materiali vari, salpano da Brindisi alle 5.40 per Durazzo, dove giungono alle 16, scortati dalla torpediniera Generale Marcello Prestinari.
23 novembre 1940
Lascia scarico Durazzo alle 4.30 insieme al Titania ed al piroscafo Oreste, diretto a Brindisi, dove giunge alle 16.45 con la scorta della Prestinari.
28 novembre 1940
Salpa da Brindisi alle 6.35, trasportando a Valona, insieme al piroscafo Argentina ed alla motonave Città di Trapani, 1809 militari, 7 automezzi, 488 quadrupedi e 592 tonnellate di materiali. I tre mercantili, scortati dalla torpediniera Giacomo Medici e dal piccolo incrociatore ausiliario Lago Tana, arrivano a Valona alle 15.
1° dicembre 1940
Alle 10.30 parte da Valona scarico insieme alla motonave Città di Trapani, per tornare – scortati dalla torpediniera Angelo Bassini – a Brindisi, dove il convoglio arriva alle 19.10.
20 dicembre 1940
Tagliamento, Titania ed i piroscafi Polcevera e Silvano partono da Brindisi alle otto, scortati dalla torpediniera Curtatone.
Il convoglio, che trasporta complessivamente 364 uomini, tre veicoli, 1685 quadrupedi e 2507 tonnellate di munizioni, foraggio, materiale per la Regia Aeronautica ed altri rifornimenti, arriva a Valona alle 16.
27 dicembre 1940
Tagliamento, Silvano e Titania lasciano scarichi Valona alle 11.30 con la scorta della torpediniera Andromeda, raggiungendo Brindisi alle 23.
28 gennaio 1941
Parte da Bari alle 19 in convoglio con i piroscafi Vesta e Mameli e con la motonave Narenta: in totale le navi del convoglio trasportano munizioni (sul Vesta), 998 quadrupedi, 3963 tonnellate di provviste e 286 di altri materiali. Il convoglio, scortato dalla torpediniera Castelfidardo, raggiunge Durazzo alle 8 del 29.
3 febbraio 1941
Parte da Bari alle 20 insieme al piroscafo Hermada, con la scorta della torpediniera Calatafimi. I due mercantili, che trasportano in tutto 68 uomini, 512 quadrupedi, 5,7 tonnellate di munizioni e 34,5 tonnellate di altri rifornimenti, arrivano a Durazzo a mezzogiorno del 4.
9 gennaio 1941
Il Tagliamento, il piroscafo Monstella e l’incrociatore ausiliario Città di Palermo (impiegato come trasporto) salpano da Bari alle 00.30, scortati dalla torpediniera Andromeda e dall’incrociatore ausiliario Brindisi, per trasportare in Albania 1044 militari, 1216 quadrupedi e 112 tonnellate di materiali. Il convoglio giunge a Valona alle 13.
14 gennaio 1941
Il Tagliamento ed i trasporti truppe Piemonte e Galilea lasciano scarichi Valona alle 13, scortati dall’Aretusa, e giungono a Brindisi alle 22.
20 gennaio 1941
Il Tagliamento parte da Brindisi alle 6.10 in convoglio con i piroscafi Silvano, Merano e Campidoglio e la motonave Narenta (quest’ultima adibita a traffico civile); in tutto le cinque navi trasportano 856 militari, 1105 quadrupedi e 350 tonnellate di materiali. Scortato dal cacciatorpediniere Carlo Mirabello e dalla torpediniera Nicola Fabrizi, il convoglio giunge a Durazzo dopo dieci ore di navigazione.
25 gennaio 1941
Lascia scarico Durazzo a mezzogiorno, diretto a Bari con la scorta dell’incrociatore ausiliario Città di Genova.
26 gennaio 1941
Tagliamento e Città di Genova arrivano a Bari all’1.30.
28 gennaio 1941
Il Tagliamento salpa da Bari alle 19 formando un convoglio con i piroscafi Mameli e Vesta (carico di munizioni) e la motonave Narenta; in tutto le navi trasportano 998 quadrupedi, 3963 tonnellate di viveri e 286 tonnellate di materiali vari. Le scorta la torpediniera Castelfidardo.
29 gennaio 1941
Il convoglio arriva a Durazzo alle otto.
30 gennaio 1941
Lascia scarico Durazzo alle 21.30 insieme al piroscafo Sagitta ed alla motonave Narenta, con la scorta della torpediniera Partenope.
31 gennaio 1941
Il convoglio raggiunge Bari alle 11.30.
3 febbraio 1941
Il Tagliamento ed il piroscafo Hermada, aventi a bordo in tutto 68 militari, 512 quadrupedi, 5,7 tonnellate di munizioni e 34,5 tonnellate di materiali vari, salpano da Bari alle 20 diretti a Durazzo, con la scorta della torpediniera Calatafimi.
4 febbraio 1941
Il convoglio arriva a Durazzo a mezzogiorno.
6 febbraio 1941
Il Tagliamento e le motonavi Caldea e Birmania salpano da Durazzo alle 13.30 dirette a Bari, scariche, con la scorta dell’incrociatore ausiliario Barletta.
7 febbraio 1941
Il convoglio raggiunge Bari alle otto.
11 febbraio 1941
Lascia Bari alle due di notte insieme ai piroscafi Sant’Agata e Laura C. ed alla motonave Barbarigo (il carico complessivo dei quattro trasporti ascende a 526 quadrupedi, 242 veicoli e 73 tonnellate di materiali, oltre a 139 uomini), con la scorta della torpediniera Giacomo Medici. Il convoglio raggiunge Durazzo alle 15.45.
15 febbraio 1941
Lascia Durazzo alle 00.30, insieme ai piroscafi Contarini e Laura C. e con la scorta della torpediniera Solferino, arrivando a Bari alle 23.15.
26 febbraio 1941
Parte da Bari alle 18 insieme ai piroscafi Caterina, Sant’Agata e Contarini, diretti a Durazzo con a bordo in tutto 145 militari, 1131 quadrupedi, 6,5 tonnellate di foraggio e 1907 tonnellate di altri rifornimenti.
27 febbraio 1941
Il convoglio, scortato dalla torpediniera Medici, arriva a destinazione alle 10.45.
1° marzo 1941
Alle 17.50 riparte scarico da Durazzo insieme alle motonavi Birmania e Tergestea, per rientrare a Bari scortato dalla Medici.
2 marzo 1941
Il convoglio arriva a Bari alle 7.30.
7 marzo 1941
Il Tagliamento, il piroscafo Rosandra (adibito a traffico civile) e le motonavi Città di Alessandria e Città di Savona trasportano da Bari a Durazzo 1535 uomini, 516 automezzi ed un carico di materiali vari, con la scorta del cacciatorpediniere Carlo Mirabello e dell’incrociatore ausiliario Brioni.
12 marzo 1941
Il Tagliamento lascia vuoto Durazzo alle 14.15, scortato dall’incrociatore ausiliario Capitano A. Cecchi.
13 marzo 1941
Arriva a Bari alle 3.30.
18 marzo 1941
Il Tagliamento parte da Bari per Durazzo alle 23, insieme alle motonavi Città di Alessandria e Città di Savona ed al piroscafo Milano, con la scorta della torpediniera Curtatone e dell’incrociatore ausiliario Capitano Cecchi; in tutto le navi trasportano in tutto 2615 uomini, 624 quadrupedi e 387 tonnellate di rifornimenti.
19 marzo 1941
Il convoglio arriva a Durazzo alle 16.15.
21 marzo 1941
Il Tagliamento lascia scarico Durazzo alle 7, insieme al piroscafo Città di Tripoli (avente a bordo 231 feriti leggeri) ed alla motonave Città di Bastia e con la scorta della torpediniera Castelfidardo. Le navi arrivano a Bari alle 21.30.
21 marzo 1941
Parte scarico da Durazzo, alle 7, insieme alle motonavi Città di Tripoli e Città di Bastia, con la scorta della torpediniera Castelfidardo. Il convoglio arriva a Bari alle 21.30.
3 aprile 1941
Lascia Bari all’1.30 insieme ai piroscafi Diana e Luana, per trasportare a Durazzo 73 uomini, 432 quadrupedi, 94 veicoli e 964 tonnellate di rifornimenti, scortati dalla Medici. Il convoglio arriva in porto alle 14.45.
8 aprile 1941
Il Tagliamento (scarico) ed il piroscafo postale Campidoglio lasciano Durazzo alle 6.15 alla volta di Brindisi, dove giungono alle 17.50, con la scorta del cacciatorpediniere Carlo Mirabello.
12 aprile 1941
Lascia Bari per Durazzo alle 23 in convoglio con il piroscafo Zena e la motonave Maria (il convoglio trasporta in tutto 118 uomini, 160 veicoli, 616 quadrupedi ed altri materiali), con la scorta della torpediniera Castelfidardo.
13 aprile 1941
Il convoglio arriva a destinazione alle 16.
16 aprile 1941
Il Tagliamento (scarico), il piroscafo Sant'Agata (anch’esso scarico) ed il Campidoglio (in servizio postale da Durazzo a Brindisi) lasciano Durazzo alle 6 con la scorta della torpediniera Solferino.
Alle 17.10 il convoglio giunge davanti a Brindisi; qui la Solferino accompagna in porto il Campidoglio, poi torna al largo e riprende la navigazione insieme agli altri due piroscafi, coi quali giunge a Bari alle 23.
23 aprile 1941
Lascia Brindisi alle 4 insieme ai piroscafi Nennella e Bolsena ed alla torpediniera Calatafimi, trasportando foraggio ed altri materiali, ed arrivando a Durazzo alle 15.30.
28 luglio 1941
Compie un viaggio da Durazzo a Bari, da solo e senza scorta.
16 agosto 1941
Trasporta materiali di Commissariato da Bari a Durazzo.
20 agosto 1941
Compie un viaggio da Durazzo a Bari, da solo e senza scorta.
24 agosto 1941
Compie un viaggio da Bari a Durazzo, da solo e senza scorta.
31 agosto 1941
4 settembre 1941
Compie un viaggio da Bari a Durazzo, da solo e senza scorta.
9 settembre 1941
Compie un viaggio da Durazzo a Bari, da solo e senza scorta.
13 settembre 1941
Trasporta materiali vari da Bari a Durazzo, da solo e senza scorta.
25 settembre 1941
Compie un viaggio da Brindisi a Patrasso unitamente al piroscafo tedesco Fanny Brunner, con la scorta della torpediniera Angelo Bassini.
19 ottobre 1941
Nel pomeriggio il Tagliamento salpa dal Pireo diretto a Candia in convoglio con il piroscafo tedesco Salzburg, le motonavi Città di Agrigento e Città di Marsala e la scorta dell’incrociatore ausiliario Barletta e delle torpediniere Lupo, Altair e Monzambano (i mercantili, carichi di truppe e materiali sia italiani che tedeschi, provengono da Patrasso).
Alle 19.28 dello stesso giorno, nel punto 35°45’ N e 23°52’ E (ad ovest dell’isola di San Giorgio, nel Golfo di Atene, e tre miglia a sudovest di Gaidaro), l’Altair (capitano di fregata Paolo Cardinali) urta una mina – appartenente ad uno sbarramento posato dal sommergibile britannico Rorqual – che le asporta la prua: mentre la Lupo si ferma a dare assistenza alla nave danneggiata, il resto del convoglio riceve dalla Lupo stessa (caposcorta, capitano di fregata Francesco Mimbelli) l’ordine di proseguire per Candia, con la scorta di Monzambano e Barletta.
Successivamente la scorta viene rinforzata dal cacciatorpediniere Quintino Sella, inviato da Marisudest per rimpiazzare Lupo ed Altair; il convoglio raggiungerà Candia senza ulteriori danni, mentre l’Altair, nonostante l’assistenza prestata dalla Lupo e da un’altra torpediniera, l’Aldebaran (più tardi saltata a sua volta su una mina), affonderà alle 2.47 del 20 ottobre durante il tentativo di rimorchiarla in salvo.
27 ottobre 1941
Compie un viaggio da Candia al Pireo, insieme alla nave cisterna Rondine e con la scorta del cacciatorpediniere Quintino Sella e della torpediniera Sirio.
9 novembre 1941
Derequisito dalla Regia Marina.
22 dicembre 1941
Compie un viaggio da Bari a Corinto, da solo e senza scorta.
24 dicembre 1941
Il mozzo Ignazio Amato, da Molfetta, viene colpito ed ucciso da un albero spezzatosi a bordo del Tagliamento.
1942
Noleggiato dalla Luftwaffe (il noleggio avrà fine nel 1943).
27 febbraio 1942
Compie un viaggio dal Pireo a Kavaliani, in convoglio con le navi cisterna Albaro (italiana) e Prodromos (tedesca) e con la scorta della torpediniera Lupo e di un MAS.
1° marzo 1942
Lascia Kavaliani e raggiunge Volo, con la scorta della Lupo.
15 marzo 1942
Compie un viaggio da Trikiri a Salonicco in convoglio con i piroscafi Pier Luigi (italiano) e Santa Fè (tedesco) e la scorta della torpediniera Calatafimi.
11 aprile 1942
Viaggio da Salonicco a Suda, insieme a Pier Luigi e Santa Fe e con la scorta delle torpediniere Sirio e Calliope.
15 maggio 1942
Lascia il Pireo e raggiunge Suda in convoglio con le motonavi Tabarca, Città di Agrigento, Città di Alessandria e Città di Savona ed il piroscafo tedesco Santa Fè, scortati dalle torpediniere Sirio e Calatafimi, dall’incrociatore ausiliario Brindisi e da due motovedette tedesche.
2 giugno 1942
Parte da Suda e si aggrega ad un convoglio formato dal piroscafo Re Alessandro e dalle motonavi Città di Alessandria e Città di Agrigento, scortate dalla torpediniera Sirio e dall’incrociatore ausiliario Barletta, con cui raggiunge il Pireo.
6 giugno 1942
Il fuochista Giovanni Bacillo, da Selve, muore a bordo del Tagliamento per malattia contratta per fatto di guerra.
17 giugno 1942
Parte dal Pireo e raggiunge Iraklion in convoglio con le motonavi Città di Alessandria e Città di Savona ed i piroscafi Re Alessandro e Santa Fè, con la scorta delle torpediniere Sirio, Monzambano e Calatafimi e dell’incrociatore ausiliario Barletta.
8 luglio 1942
Salpa da Patrasso per Prevesa insieme al piroscafo cisterna Sanandrea, con la scorta dell’incrociatore ausiliario Arborea.
9 luglio 1942
Arriva a Prevesa alle 6.30 e riparte per Brindisi alle 14, ancora insieme ad Arborea e Sanandrea.
10 luglio 1942
Il piccolo convoglio giunge a Brindisi alle 11.20.
26 luglio 1942
Viaggia in convoglio da Brindisi a Patrasso, insieme alla cisterna militare Devoli ed al piroscafo Tagliamento e Sportivo, con la scorta della torpediniera Aretusa.
29 luglio 1942
Il Tagliamento, il piroscafo Orsolina Bottiglieri e la nave cisterna Arca trasportano un carico di materiali vari da Brindisi a Patrasso, con la scorta del cacciatorpediniere Augusto Riboty e della torpediniera Antonio Mosto.
Successivamente prosegue per il Nordafrica.
4 agosto 1942
Il Tagliamento arriva a Bengasi dopo aver evitato la minaccia di “ULTRA”, l’organizzazione britannica per la decrittazione dei messaggi italiani, che tante vittime ha mietuto tra i convogli italiani. Già dal 29 luglio, infatti, ULTRA ha saputo comunicare al Cairo le informazioni sul viaggio del Tagliamento in base ai messaggi intercettati, ma a loro volta i servizi italiani hanno intercettato un messaggio urgente britannico delle 21.25 del 3 agosto, in cui i comandi di Malta informavano i propri sommergibili in mare del segnale di scoperta lanciato da un aereo britannico, il QZ7J (il quale all’una del 4 agosto ha anche comunicato di aver attaccato, ma infruttuosamente). Con l’invio alle 21.50 dello stesso 3 agosto di un messaggio di avviso PAPA (Precedenza Assoluta sulle Precedenze Assolute) circa il possibile rischio di attacco subacqueo, il viaggio del Tagliamento è stato modificato così da evitare il pericolo.
9 agosto 1942
Alle 13.30 il Tagliamento riparte da Bengasi per il Pireo, con la scorta della torpediniera Procione.
12 agosto 1942
Le due navi arrivano al Pireo alle cinque; da qui proseguono per Brindisi.
12 settembre 1942
Compie un viaggio da Brindisi a Patrasso insieme al piroscafo ex jugoslavo Dubac, con la scorta della torpediniera Medici.
29 settembre 1942
Il Tagliamento (avente a bordo 146 tra veicoli e rimorchi, 2246 tonnellate di munizioni e materiale d’artiglieria, 680 tonnellate di materiali vari e 115 soldati) salpa dal Pireo – da dov’è giunto da Brindisi – per Tobruk alle 23.35, insieme alla nave cisterna Lina Campanella (avente a bordo 4000 tonnellate d’acqua) e con la scorta delle torpediniere Sirio (caposcorta, capitano di corvetta Romualdo Bertone), Libra e Solferino e della moderna torpediniera di scorta Ciclone. Il convoglio dovrà fare scalo intermedio a Suda; inizialmente fanno parte del convoglio anche altri piroscafi, per i quali Suda rappresenta la destinazione finale.
Durante la notte il convoglio viene infruttuosamente attaccato da aerei.
30 settembre 1942
Alle sette del mattino la Solferino lascia il convoglio.
Nella notte successiva si verificano altri attacchi aerei, di nuovo senza risultato.
1° ottobre 1942
Giunto a Suda, il convoglio riparte in serata per Tobruk con Tagliamento e Lina Campanella scortati da Sirio, Ciclone e Libra. Le navi procedono alla velocità di 6,8 nodi.
Nel tardo pomeriggio si verifica un altro attacco, da parte di bombardieri, che nonostante la presenza di una scorta aerea italo-tedesca riescono a bombardare a più riprese le navi per oltre mezz’ora. Ciononostante, nessuna bomba va a segno.
2 ottobre 1942
Il convoglio giunge a Tobruk a mezzogiorno (o 12.15).
19 ottobre 1942
Alle 19 il Tagliamento lascia Tobruk diretto a Patrasso, insieme al piccolo piroscafo tedesco Ostia e con la scorta delle torpediniere Orsa ed Aretusa.
Poco dopo la partenza, l’Ostia è costretto ad invertire la rotta a causa di un’avaria; lo scorta l’Aretusa, che lo protegge da un attacco aereo (con lancio di cinque bombe e diversi spezzoni incendiari, nessuno dei quali va a segno) scatenatosi alle 23.30 lungo la rotta di sicurezza.
Anche il Tagliamento viene attaccato a più riprese da aerei, senza subire danni.
20 ottobre 1942
L’Ostia entra a Tobruk alle 15, e l’Aretusa raggiunge il convoglio e vi si ricongiunge.
21 ottobre 1942
Il convoglio giunge a Suda a mezzogiorno; prosegue poi per Patrasso senza l’Aretusa.
25 ottobre 1942
Compie un viaggio dal Pireo a Patrasso, con la scorta della torpediniera Aretusa.
1943
Adibito ai collegamenti tra Livorno e Bastia.
12 marzo 1943
Il sommergibile francese Casablanca, informato da membri della resistenza francese in Corsica del prossimo arrivo a Bastia del Tagliamento e del piroscafo passeggeri Francesco Crispi, che mantengono un servizio settimanale di collegamento tra Livorno, l’Elba e Bastia, si pone in agguato poco fuori dal porto di Bastia, attende l’arrivo del convoglio e, quando questo arriva nel primo pomeriggio, lancia contro di esso quattro siluri. Le armi mancano i bersagli e scoppiano contro i frangiflutti del Porto Vecchio, allertando la scorta della presenza del sommergibile, che viene sottoposto a prolungata caccia con bombe di profondità.
8 aprile 1943 
Alle 6.44 il sommergibile britannico Trident (tenente di vascello Peter Edward Newstead) avvista a nordest di Bastia, in posizione 42°46' N e 09°39' E (alla distanza di 7300 metri, su rilevamento 230°), il Tagliamento, in navigazione sotto la scorta della vecchia torpediniera Giuseppe La Masa. Alle 7.12 il Trident lancia quattro siluri, da 1460 metri, contro il Tagliamento, che ritiene essere in zavorra; nessuna delle armi va a segno.

Una foto dell’equipaggio civile del Tagliamento durante un festeggiamento (g.c. Manuel Staropoli, il cui nonno Francesco, fuochista a bordo del piroscafo, è probabilmente la seconda persona da sinistra visibile in prima fila). 

L'affondamento

Il 14 (o 16) aprile 1943 il Tagliamento iniziò ad imbarcare, a Livorno, un carico di automezzi che avrebbe dovuto trasportare ad Olbia. L'imbarco del carico, che comprendeva 273 tonnellate di mitragliere, fu concluso il 17 aprile.
Alle 11 del 21 aprile 1943 il Tagliamento partì da Livorno diretto a La Maddalena, in convoglio con il mercantile italiano Ercole ed il trasporto francese Ste Marguerite (ex norvegese Ringulv, ora in servizio per le forze tedesche), con la scorta dell’incrociatore ausiliario Cattaro.
Il Tagliamento, che oltre ai 48 uomini dell’equipaggio civile aveva a bordo anche 72 militari di passaggio (è inoltre possibile che a bordo vi fosse anche un imprecisato numero di serventi per l’armamento contraereo della nave), trasportava rifornimenti per le forze sia tedesche che italiane, soprattutto veicoli e munizioni. Lo comandava il capitano Mario Murani, da Muggia.
Cinque minuti dopo la mezzanotte del 22 aprile 1943 il convoglio venne avvistato in posizione 42°10' N e 09°51' E, a 1830 metri di distanza, durante un piovasco, dal sommergibile britannico Saracen, al comando del tenente di vascello Michael Geoffrey Rawson Lumby. Le navi procedevano a sette nodi su rotta 180°. Il Saracen si preparò ad attaccare, ma stava per lanciare quando il Cattaro sembrò dirigere verso il sommergibile, che di conseguenza s’immerse. Notando però che l’incrociatore ausiliario non lo aveva avvistato, ma aveva solo iniziato un giro circolare attorno al convoglio, a mezzanotte e venti il Saracen riemerse e si pose all’inseguimento del convoglio. All’1.02 il battello lanciò tre siluri, da 1830 metri iarde, contro il secondo mercantile del convoglio: il Tagliamento. Due delle armi, tuttavia, passarono sotto lo scafo del piroscafo senza esplodere, la terza lo mancò passandogli a proravia.
 
Lumby non demorse, ed all'1.06 (l'attacco, secondo l’orario italiano, avvenne alle 2.05) il Saracen lanciò altri tre siluri, stavolta da 1100 metri: il primo passò ancora a proravia del Tagliamento, ma il secondo andò a segno appena a poppavia del fumaiolo.
Lo scoppio del siluro fece detonare le munizioni del carico, ed il Tagliamento eruppe in una colossale esplosione: un’enorme lingua di fuoco arancione si alzò nel cielo per decine di metri, mentre rottami infuocati venivano proiettati in tutte le direzioni.
L'esplosione fu tanto violenta che l'intero ponte di comando del piroscafo, strappato dal resto della nave e lanciato via, passò sopra al Saracen mentre questi si immergeva. Lumby annotò nel giornale di bordo che il suo battello era stato fortunato a riuscire ad allontanarsi senza essere danneggiato dalla pioggia di rottami. La posizione dell’attacco era 42°03' N e 09°48' E, a 35 miglia per 197° da Pianosa (a sud di tale isola).
Il Cattaro gettò sei bombe di profondità, troppo lontane per poter danneggiare il sommergibile, poi il convoglio proseguì sulla sua rotta, senza fermarsi a cercare naufraghi, ammesso che qualcuno potesse essere sopravvissuto ad una simile esplosione.
Da Bastia venne inviata per cercare i naufraghi un'anziana torpediniera, la Giuseppe La Masa, mentre degli idrovolanti, dei quali era stato richiesto l'invio per partecipare alle ricerche, non poterono decollare a causa della nebbia.
Giunta sul luogo del siluramento, la La Masa vi trovò solo rottami che galleggiavano: nessun sopravvissuto. Dopo lunghe e vane ricerche la torpediniera dovette fare ritorno a Bastia a mani vuote.
 
Le vittime tra l'equipaggio civile:
(si ringraziano Carlo Di Nitto, Michele Strazzeri e Giancarlo Covolo)
 
Enrico Ball, fuochista, da Trieste
Leonardo Binetti, fuochista, da Molfetta
Giovanni Boriello, cambusiere, da Livorno
Vittorio Brusini, ufficiale di macchina, da Trieste
Mario Carvi, cameriere, da Trieste
Carmelo Catino, secondo cuoco, da Siracusa
Vincenzo Cobaccio, fuochista, da Monopoli
Lucio Cozzolino, fuochista, da Torre del Greco
Stefano Cristaldi, secondo ufficiale, da Milano
Santo Di Donna, fuochista, da Torre del Greco
Giovanni Domicoli, pennese, da Terranova Sicula
Vittorio Dursini, direttore di macchina, da Trieste
Domenico Fragalà, fuochista, da Venezia
Renato Gheriani, cameriere, da Trieste
Vincenzo Giannoccaro, giovanotto, da Monopoli
Antonio Gigliano, capo fuochista, da Torre del Greco
Giulio Giorgeri, primo ufficiale, da Zara
Giuseppe Godin (o Godigna), meccanico, da Pola
Giuseppe Grassi, garzone di cucina, da Arcola
Biagio Grisolia, elettricista, da Mormanno
Cosimo Ippolito, giovanotto, da Monopoli
Francesco Ircano, marinaio, da Torre del Greco
Giuseppe Iurman, fuochista, da Villanova d’Arsa
Cosmo Magarelli, fuochista, da Molfetta
Gaetano Matera, mozzo, da Barletta
Giuseppe Millo, primo cuoco, da Buie
Gianmaria Minervini, carbonaio, da Molfetta
Donato Minotta, cameriere, da Napoli
Giuseppe Montagnini, nostromo, da Trapani
Pantaleo Morolla, marinaio, da Molfetta
Carlo Muggia, carpentiere, da Pola
Mario Murani, comandante, da Muggia
Massimo Oliforte, ufficiale radiotelegrafista, da Agliano d’Asti
Raffaele Paniccia, maestro di casa, da Civitavecchia
Bruno Piemonte, primo ufficiale di macchina, da Trieste
Giuseppe Romano, carbonaio, da Torre del Greco
Raffaele Romano, carbonaio, da Torre del Greco
Luigi Salò, fuochista, da Trieste
Alfredo Savinelli, marinaio, da Molfetta
Francesco Scognamiglio, carbonaio, da Resina
Luigi Scognamiglio, fuochista, da Resina
Oreste Stefani, secondo ufficiale di macchina, da Trieste
Romano Tolemetto, piccolo di camera, da Nardò
Nicolò Valletta, fuochista, da Bari
Antonio Venturini, cameriere, da Chioggia
Vincenzo Viva, fuochista, da Brindisi
Romano Zanetti (o Zannutti), meccanico, da Trieste
 

Sentenza del tribunale di Trieste relativa alla scomparsa in mare dei marittimi dell’equipaggio del Tagliamento residenti nel capoluogo giuliano (g.c. Michele Strazzeri)



L'affondamento del Tagliamento nel giornale di bordo del Saracen (da Uboat.net):
 
"0005 hours - In position 42°10'N, 09°51'E sighted two 6000 tons merchant ships escorted by a Crotone-class minelayer. Enemy course was 180°, speed 7 knots. Range was only 2000 yards owning to a rainsquall. When about to fire the escort turned towards so dived. Evidently Saracen was not sighted as he just started a circular tour of his convoy.
0020 hours - Surfaced and gave chase.
0102 hours - In position 42°03'N, 09°48'E fired three torpedoes at the second merchant ship from 2000 yards. Two of the torpedoes were seen to run under the first one missed ahead.
0106 hours - Fired another three torpedoes from 1200 yards. Again the first one missed ahead but the second one hit just abaft the funnel. A tremendous explosion followed. A sheet of orange flame went up hundreds of feet into the air and burning debris hurtled in all directions. As Saracen was diving the bridge of the merchant vessel sailed overhead. Saracen was lucky to escape undamaged from the falling debris. The escort meanwhile dropped six depth charges but these were way off."

Il Tagliamento nel 1922 (g.c. Rosario Sessa via www.naviearmatori.net)


Il Tagliamento su Wrecksite
The Singapore Free Press and Mercantile Advertiser (1884-1942), 10 September 1934, Page 12

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