L'Aprile sotto l'originario nome di Brescou (da www.marine-marchande.net) |
Motonave
da carico di 325 tsl, 167 tsn e 410 tpl, lunga 37,8 metri, larga 7,47
e pescante 3,32. Ex francese Brescou, trasferita in Italia nel
novembre 1942 ed affidata in gestione alla Società Anonima di
Navigazione Tirrenia, avente sede a Napoli. Andò perduta prima che
potesse essere completata la procedura di immatricolazione presso la
Capitaneria di Porto di Palermo.
Era uno degli oltre duecento mercantili francesi confiscati dall'Asse a fine 1942, in seguito all'occupazione della Francia di Vichy ed agli accordi Laval-Kaufmann, che prevedevano la consegna all'Asse di 159 bastimenti mercantili che si trovavano nei porti mediterranei della Francia. Insieme all'altrettanto piccola motonave Maggio (ex Bidouane), ebbe la singolare distinzione di non ricevere, come gli altri mercantili ex francesi, il nome di una città italiana, bensì quello di un mese.
Aprile e Maggio erano di gran lunga i più piccoli tra i bastimenti francesi ceduti all'Italia, oltre che gli unici a non ricevere nomi di città italiane, bensì di mesi dell'anno.
Era uno degli oltre duecento mercantili francesi confiscati dall'Asse a fine 1942, in seguito all'occupazione della Francia di Vichy ed agli accordi Laval-Kaufmann, che prevedevano la consegna all'Asse di 159 bastimenti mercantili che si trovavano nei porti mediterranei della Francia. Insieme all'altrettanto piccola motonave Maggio (ex Bidouane), ebbe la singolare distinzione di non ricevere, come gli altri mercantili ex francesi, il nome di una città italiana, bensì quello di un mese.
Aprile e Maggio erano di gran lunga i più piccoli tra i bastimenti francesi ceduti all'Italia, oltre che gli unici a non ricevere nomi di città italiane, bensì di mesi dell'anno.
Breve e parziale cronologia.
1935
Varata dai cantieri N. V. Industrieele Maatsch. "De Noord" di Alblasserdam (Paesi Bassi) come Brescou.
Novembre 1935
Conduce le prove in mare nel Mare del Nord, con esito positivo.
1936
Consegnata come Brescou alla Compagnie Méridionale de Navigation di Marsiglia. Porto di registrazione Marsiglia, nominativo di chiamata TTQG.
Si tratta della prima nave costruita espressamente per questa compagnia, fondata nel 1931 e dedita inizialmente al solo traffico di cabotaggio tra Marsiglia, Sète ed Agde con un vecchio motoveliero di seconda mano, il Canigou. Con la Brescou la Méridionale espanderà la propria attività ai collegamenti con la Corsica nonché alla nuova linea con Port-Vendres, via porti della Linguadoca.
Giugno 1937
Adibita ai collegamenti tra la Corsica e la Francia continentale fino al 1939, trasportando prodotti petroliferi e merci varie.
1939
Requisita dalla Marina Militare francese.
1940
Derequisita.
Novembre 1942
Confiscata dalle autorità italiane, ribattezzata Aprile ed affidata in gestione alla Società Anonima di Navigazione Tirrenia, avente sede a Napoli. Non viene requisita dalla Regia Marina, né iscritta nel ruolo del naviglio ausiliario dello Stato.
Dopo gli sbarchi angloamericani nel Nordafrica francese (operazione "Torch", 8 novembre 1942) e il passaggio agli Alleati, dopo un'iniziale reazione, delle truppe francesi di Vichy ivi stanziate, le forze italo-tedesche lanciano l'Operazione "Anton" (10-11 novembre 1942), procedendo all'occupazione della Francia meridionale e della Corsica, fino a quel momento controllate dal regime francese collaborazionista di Vichy.
Anche la flotta mercantile francese nel Mediterraneo, concentrata nei porti di Marsiglia e Berre, cade al completo in mani italo-tedesche (non così quella militare, che si autoaffonda in massa a Tolone il 27 novembre). Il 20 novembre la Germania pretende che tutti i mercantili francesi disponibili vengano messi a sua disposizione per essere impiegati per le esigenze belliche delle forze tedesche; già il giorno seguente, ad ogni modo, 900 militari tedeschi vengono inviati a Marsiglia per sorvegliare le navi francesi, a bordo delle quali sono mandate delle guardie armate, preparandosi ad impadronirsene con la forza nel caso la Francia dovesse rifiutarne la concessione.
Il presidente del consiglio di Vichy, il collaborazionista Pierre Laval, accetta verbalmente ed il 22 novembre 1942, in una lettera ad Hitler, informa quest’ultimo che 158 bastimenti mercantili francesi (112 navi da carico, 31 navi passeggeri e 16 navi cisterna), per quasi 650.000 tsl complessive, verranno messi a disposizione della Germania. Il 1° dicembre 1942 si tiene a Roma un incontro tra Karl Kaufmann ("Gauleiter" nazista di Amburgo e commissario del Reich alla Marina Mercantile), il gerarca nazista Hermann Göring, il feldmaresciallo Erwin Rommel, il maresciallo Albert Kesselring (comandante delle forze tedesche nel Mediterraneo), l’ammiraglio Arturo Riccardi (capo di Stato Maggiore della Regia Marina) ed il generale Ugo Cavallero (capo di Stato Maggiore generale delle forze armate italiane), nel quale viene decisa la spartizione tra Italia e Germania dei mercantili francesi: 83 andranno all'Italia e 75 alla Germania. Per la flotta mercantile italiana, duramente colpita dalla guerra, queste 83 navi sono una notevole boccata d'ossigeno, e permetteranno, a caro prezzo, il mantenimento dei collegamenti con la Tunisia.
L'accordo formale, detto accordo Laval-Kaufmann (dal nome di Laval e del firmatario da parte tedesca, Karl Kaufmann), verrà firmato a Parigi il 23 gennaio 1943; in base a tale impegno, il governo francese mette a disposizione dell'Asse un quarto della flotta mercantile francese del 1939. In base all’articolo 4 dell'accordo, le navi francesi devono essere in buone condizioni d'efficienza e pienamente equipaggiate; in cambio, il governo tedesco s'impegna a pagare alla Francia un indennizzo, eccezion fatta che per i viaggi verso il Nordafrica. Laval vorrebbe che le navi mantenessero bandiera ed equipaggio francese, ma la proposta viene rifiutata; vi è diffidenza verso i marinai francesi (specie dato il comportamento delle forze di Vichy nel Nordafrica francese) e, d'altro canto, sono ben pochi i marittimi francesi che desiderino navigare per conto dell’Asse.
Quando l'accordo viene firmato, comunque, la maggior parte dei mercantili francesi ha già lasciato la Francia per l'Italia: l'Aprile, anzi, sarà prima quella data già andata perduta.
L'affondamento
L'Aprile fu una delle primissime navi ex francesi ad andare perdute dopo il trasferimento sotto bandiera italiana, se non la prima in assoluto. Già il 17 novembre 1942, infatti, da poco partita da Tunisi alla volta di Tripoli, affondò circa 500 metri a nordest del fanale del molo sud di La Goletta in seguito ad una violenta esplosione, verificatasi alle 17.15.
Al momento del disastro la nave era praticamente ferma e si trovava in bassi fondali, e non c'erano aerei in vista, il che indusse a ritenere che l’esplosione fosse stata causata da una mina magnetica (ipotesi più accreditata) o da un atto di sabotaggio.
Dei dodici membri dell'equipaggio, soltanto quattro sopravvissero. Tra le vittime:
Rinaldo Mazzucco, capitano di lungo
corso (comandante)
Paolo Candela, marinaio, 50 anni, da
Palermo
Francesco Dragotto, marinaio, 58 anni,
da Palermo
Giuseppe Guarino, meccanico, 42 anni,
da Palermo
Giuseppe Torregiani, garzone di
camera, 29 anni, da Palermo
Non
è stato ad ora possibile risalire ai nomi delle altre tre vittime.
A titolo di cronaca, è interessante notare come il volume "La difesa del traffico con l'Africa Settentrionale dal 1° ottobre 1942 alla caduta della Tunisia" dell'Ufficio Storico della Marina Militare attribuisca con certezza la perdita dell'Aprile ad una mina magnetica, a differenza di "Navi mercantili perdute", anch'esso dell'USMM, che ventila sia la possibilità della mina che quella del sabotaggio. "La difesa del traffico" erra altresì circa la nazionalità della nave, definita tedesca, ed il bilancio delle vittime, indicato come 4 morti su 12 uomini dell’equipaggio (mentre sia "Navi mercantili perdute" che i documenti della Capitaneria di Porto di Trapani mostrano che purtroppo il rapporto tra vittime e sopravvissuti fu inverso).
Trascrizione
nei registri dello Stato Civile di Palermo del verbale di
scomparizione in mare dei marittimi dispersi nell'affondamento
dell'Aprile
(g.c. Michele Strazzeri)
L'Aprile su Wrecksite
La Brescou
La Brescou nei Lloyd’s Registers del 1938
La Compagnie Méridionale de Navigation
Compagnie Méridionale de Navigation
La Marine Marchande en Corse: la CMN, Compagnie Méridionale de Navigation
Les navires français avant 1970
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